RIASSUNTO
CONTESTO L'uso di glucocorticoidi è associato ad un aumento
del rischio di infarto miocardico (IM), ictus e insufficienza cardiaca
(HF), mentre i dati sono limitati riguardo il rischio di fibrillazione
o flutter atriale. Gli autori hanno esaminato se ci fosse anche un'associazione
tra utilizzo di glucocorticoidi e questi eventi.
METODI Per questo studio caso-controllo, su base di popolazione,
sono stati identificati tutti i pazienti con una diagnosi ospedaliera
di fibrillazione o flutter atriale dall'1 gennaio 1999 al 31 dicembre
2005, nella Danimarca del nord (popolazione 1,7 milioni). Per ciascun
caso sono stati selezionati dalla popolazione 10 controlli sani appaiati
per età e sesso. Sono stati ottenuti i dati di prescrizione dei
glucocorticoidi entro 60 giorni (utilizzatori correnti) o da più
tempo prima della
data indice (utilizzatori pregressi), le
comorbilità e i farmaci dai database medici. E' stata utilizzata
la regressione logistica condizionata per calcolare l'OR, controllando
per i potenziali confondenti.
RISULTATI Tra i 20.221 pazienti con flutter o fibrillazione atriale,
1288 (6,4%) erano utilizzatori correnti di glucocorticoidi, mentre 2375
(11,7%) erano utilizzatori pregressi. Tra i 202.130 controlli, 5245 (2,6%)
erano utilizzatori correnti di glucocorticoidi, mentre 19.940 (9,9%) erano
utilizzatori pregressi. L'uso attuale di glucocorticoidi era associato
ad un rischio aumentato di fibrillazione o flutter atriale rispetto a
coloro che non avevano mai fatto uso di questi farmaci (OR aggiustato
1,92; IC al 95% 1,79-2,06). Tra i nuovi utilizzatori, l'OR aggiustato
era 3,62 (3,11-4,22), mentre tra gli utilizzatori a lungo termine era
1,66 (1,53-1,80). L'aumento del rischio rimaneva consistente nei pazienti
con e senza malattie polmonari e cardiovascolari. L'uso pregresso non
era associate ad un rischio aumentato (OR aggiustato 1,00; 0,96-1,06).
CONCLUSIONE L'uso corrente di glucocorticoidi era associato all'aumento
del rischio di fibrillazione o flutter atriale di quasi due volte.
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