RIASSUNTO
CONTESTO A settembre 2004 rofecoxib fu volontariamente ritirato
dal mercato mondiale. L'obiettivo di questo studio era di determinare
se e quando l'analisi dei dati pubblicati e non pubblicati dei trial clinici
controllati vs placebo avrebbero rivelato il rischio cardiovascolare associato
al farmaco, un inibitore dell'enzima cox-2, prima del suo ritiro, come
un esempio per migliorare gli sforzi futuri in termini di post-marketing
surveillance.
METODI E' stata condotta un'analisi aggregata cumulativa al livello
dei soggetti dei dati provenienti dai trial placebo-controllati su rofecoxib,
condotti dall'azienda farmaceutica produttrice prima del settembre 2004.
L'end principale di questo studio era l'incidenza di tutti gli eventi
fatali, riportati dagli investigatori, per qualunque causa o gli eventi
avversi tromboembolici cardiovascolari (CVT).
RISULTATI Sono stati identificati 30 trial randomizzati, placebo-controllati,
di rofecoxib che hanno arruolato complessivamente 20.152 soggetti. La
durata degli studi variava da 4 settimane a 4 anni; l'arruolamento nel
braccio rofecoxib o nel braccio placebo andava da 7 a 2586 soggetti; la
dose del farmaco era compresa tra i 12,5 mg e i 50 mg. A dicembre 2000,
21 trial erano stati completati (70%) e il rischio di eventi avversi CVT
o di morti era maggiore nei soggetti trattati con il coxib (rate ratio
[RR] 2,18; IC al 95% 0,93-5,81) (p=0,07), sollevando preoccupazioni dal
punto di vista della safety. I dati raccolti successivamente fino a giugno
2001 mostravano che rofecoxib era associato a un rischio aumentato del
35% di eventi avversi CVT o morte (RR 1,35; 1,00-1,96; p=0,05). Analizzando
quindi i dati disponibili ad aprile 2002, è stato riscontrato un
rischio aumentato del 39% (RR 1,39; 1,07-1,80; p=0,02), arrivando poi
a settembre 2004, in cui il rischio era salito al 43% (RR 1,43; 1,16-1,76)
(p<0,001).
CONCLUSIONI L'analisi aggregata cumulativa di tutti i trial clinici
effettuati con rofecoxib mostra un trend verso l'aumento del rischio cardiovascolare
associato al farmaco rispetto al placebo, già evidente a dicembre
2000, mentre il confronto ha raggiunto la significatività statistica
(p>0,05) a giugno 2001, circa 3 anni e mezzo prima del ritiro.
In risposta a questa pubblicazione la Merck ha diffuso un Comunicato
in cui contesta la metodologia utilizzata e le deduzioni tratte.
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