RIASSUNTO
CONTESTO Studi recenti hanno sollevato delle perplessità
sulla ridotta efficacia di clopidogrel quando usato in concomitanza a
inibitori di pompa protonica (PPI), ma questi studi possono aver sovrastimato
il rischio.
METODI E RISULTATI E' stato studiato il potenziale aumento del
rischio di eventi avversi cardiovascolari tra gli utilizzatori di clopidogrel
con uso vs senza uso concomitante di PPI in 3 ampie coorti di pazienti
di almeno 65 anni, trattati dal 2001 al 2005. Tutti i pazienti erano stati
sottoposti a intervento percutaneo coronarico o erano stati ospedalizzati
per sindrome coronarica acuta in Pennsylvania, New Jersey, o British Columbia,
e successivamente avevano iniziato il trattamento con clopidogrel. Sono
state registrate le ospedalizzazioni per infarto miocardico, morte e rivascolarizzazione
tra gli utilizzatori e i non utilizzatori di PPI. L'end point primario
di ospedalizzazione per infarto miocardico o morte è stato valutato
usando analisi coorte-specifiche e di regressione aggregata. Nell'analisi
sono stati inclusi 18.565 utilizzatori di clopidogrel. Su base aggregata,
il 2,6% di chi aveva iniziato la terapia con PPI vs il 2,1% dei non utilizzatori
di PPI avevano ospedalizzazione per infarto miocardico; l'1,5% vs lo 0,9%
erano deceduti; e il 3,4% vs il 3,1% erano stati sottoposti a rivascolarizzazione.
Il rate ratio, aggiustato per il propensity score, per l'end point primario
di infarto miocardico o morte era 1,22 (IC al 95% 0,99-1,51); per la morte
1,20 (0,84-1,70); e per la rivascolarizzazione 0,97 (0,79-1,21). Le analisi
appaiate generalmente portavano risultati simili.
CONCLUSIONI Sebbene le stime puntuali indicavano un lieve aumento
del rischio di ospedalizzazione per infarto miocardico o morte in pazienti
anziani in terapia con clopidogrel e PPI, non sono state osservate evidenze
conclusive di un'interazione tra i due farmaci di rilevanza clinica maggiore.
I dati suggeriscono che, se l'effetto esiste, difficilmente potrebbe portare
a un aumento del rischio superiore al 20%.
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