AUMENTO DI MORBILITÀ E MORTALITÀ CARDIOVASCOLARE DOPO TERAPIA ENDOCRINA PER CANCRO PROSTATICO



INCREASED CARDIOVASCULAR MORBIDITY AND MORTALITY FOLLOWING ENDOCRINE TREATMENT FOR PROSTATE CANCER: AN ANALYSIS IN 30,642 MEN IN PCBASE SWEDEN
Van Hemelrijck M, Garmo H, Bratt O, et al.
European Journal of Cancer Supplements, Vol. 7, No. 3, September 2009. Abstract 1BA.


Il rischio di malattie cardiache aumenta con la terapia di deprivazione androgena (ADT) nell'uomo con cancro prostatico avanzato. Questi risultati sono stati presentati il 22 settembre 2009 al più grande Congresso europeo sul cancro.

RIASSUNTO
CONTESTO Il trattamento endocrino (TE), come ad esempio orchiectomia, un agonista GnRH (ormone che rilascia la gonadotropina) o la monoterapia antiandrogena (AA), viene utilizzato in caso di cancro alla prostata (PCa) metastatico e localmente avanzato. Il rischio aumentato di malattie cardiache (HD) è un effetto collaterale emergente, che consegue alla terapia endocrina che riduce gli effetti cardio-protettivi del testosterone. L'analisi sulla correlazione tra singole tipologie di terapie endocrine e malattie cardiovascolari potrebbe aiutare a chiarire i meccanismi coinvolti nell'eziologia delle HD tra i pazienti affetti da PCa. Questo è il primo studio ad ampio raggio che si focalizza sugli effetti collaterali di TE nei sottogruppi di TE e HD.
MATERIALE E METODI Il PCBaSe Sweden è basato sul National Prostate Cancer Register (NPCR) svedese e copre il 98% dei PCa incidenti. L'analisi si è focalizzata su: malattie cardiovascolari ischemiche (ICD-9: 410-414; ICD-10: I20-I25), infarto miocardico (ICD-9: 410; ICD-10: I21), insufficienza cardiaca (ICD-9: 428; ICD-10: I50), e aritmia (ICD-9: 427; ICD-10: I44-I49). L'incidenza standardizzata e l'indice di mortalità (SIR and SMR) sono stati calcolati per confrontare i numeri attesi e osservati dei casi di malattie cardiovascolari, considerando l'età, il tempo al momento dello studio, il numero di HD precedenti e il periodo trascorso dall'ultimo evento cardiovascolare. I numeri attesi sono stati stimati sul totale della popolazione svedese.
RISULTATI Tra il 1997 e il 2006, nel NPCR risulta che 30.642 pazienti con PCa si sono sottoposti a terapia endocrina come trattamento primario: 3.391 (11%) hanno assunto anti-androgeni, 5.340 (17%) si sono sottoposti a orchiectomia, 9.066 (30%) hanno assunto agonisti GnRH e 11.646 (38%) GnRH agonisti e AA per breve tempo. SIR e SMR erano >1 per tutti i sottogruppi di HD. I risultati nel dettaglio hanno mostrato che l'aumento del rischio di mortalità per HD era minimo (eg. SIR di HD ischemica: 1,15 [IC al 95%: 1,03-1,29] per il sottogruppo AA vs. 1,33 [1,24-1,42] nel gruppo GnRH). Il rischio di malattie cardiache conseguente a terapia endocrina era meno evidente per i pazienti con HD al basale (eg. SIR per HD ischemica con o senza HD ischemico al basale: 1,17 [1,11-1,24] e 1,41 [1,35-1,47]).
CONCLUSIONI L'uso della terapia endocrina negli uomini con PCa aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Il rischio più basso osservato con la monoterapia antiandrogena conferma l'effetto indicato cardioprotettivo del testosterone. Un aumento meno evidente del rischio per gli uomini con una storia pregressa di HD potrebbe essere dovuta al trattamento continuo per HD.

Trattamento endocrino
SIR
IC 95%
Osservati/Attesi
SMR
IC al 95%
Osservati/Attesi
Infarto miocardico
1,24
(1,19-1,29)
2080/1678,4
1,28
(1,20-1,36)
1062/832,1
Aritmia
1,19
(1,13-1,24)
1692/1427,7
1,05
(0,89-1,22)
158/150,8
Patologia ischemica coronarica
1,31
(1,26-1,35)
3284/2516,3
1,21
(1,15-1,26)
1828/1514,6
Insufficienza cardiaca
1,26
(1,21-1,31)
2140/1700
1,26
(1,12-1,41)
318/252,5