INTERAZIONI DI VALERIANA E PASSIFLORA IN UN PAZIENTE TRATTATO CON LORAZEPAM



INTERACTIONS OF VALERIANA OFFICINALIS L. AND PASSIFLORA INCARNATA L. IN A PATIENT TREATED WITH LORAZEPAM
Carrasco MC, Vallejo JR, Pardo-de-Santayana M, et al.
Phytother Res 2009; 23:1795-6


Il presente studio raccomanda una valutazione completa dell'anamnesi farmacologica che tenga conto anche dell'uso di prodotti erboristici e delle loro potenziali interazioni.

RIASSUNTO
C'è un interesse crescente nei rischi di decesso correlati all'uso di prodotti erboristici. Sebbene la maggior parte dei consumatori pensi che la fitoterapia sia sicura e senza effetti collaterali, sono state spesso descritte in letteratura interazioni tra sostanze complementari alternative e farmaci convenzionali.
Lo scopo di questo case report è di mettere in luce l'importanza di un uso sicuro dei rimedi erboristici attraverso uno studio clinico sulle interazioni tra i farmaci convenzionali e tali prodotti.
È stato descritto il caso di un paziente che assumeva di sua iniziativa Valeriana officinalis L. e Passiflora incarnata L. mentre era in cura con lorazepam. Tremore delle mani, mal di testa, dolori lancinanti e fatica muscolare sono stati riportati entro le 32 ore che hanno preceduto la diagnosi clinica. L'anamnesi familiare escludeva i tremori essenziali, la sindrome di Parkinson e di Wilson e altre patologie che presentano questi sintomi. La storia medica rilevava la presenza di disturbi generalizzati di ansia e consumo di prodotti erboristici, ma non la presenza di disturbi neurologici. È stato condotto un
appropriato esame fisico.
I medici hanno sospettato che
questi sintomi fossero stati provocati da un effetto additivo e sinergetico di prodotti che il paziente assumeva. I principi attivi di valeriana e passiflora potrebbero aumentare l'attività inibitoria del legame delle benzodiazepine ai recettori GABAergici causando gravi effetti secondari.
In seguito all'aumento del consumo di prodotti erboristici assunti senza prescrizione medica, l'uso di tali rimedi dovrebbe essere noto nella valutazione della storia clinica individuale. Dovrebbero essere creati gruppi multidisciplinari per disegnare studi sulle piante medicamentose con impatto sulla prassi medica.