FARMACI CONTRAFFATTI



Fonte: Ministero della Salute. 8 febbraio 2010



Con l'obiettivo di contrastare il fenomeno della contraffazione farmaceutica, nel 2007 nasce la task-force nazionale Impact Italia.
Costituita dalle principali istituzioni interessate a questa problematica, ovvero AIFA, ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Carabinieri NAS, insieme a ministero dello Sviluppo economico, Agenzia delle Dogane e ministero dell'Interno (Direzione centrale Polizia criminale), questa collaborazione ha sviluppato iniziative come il training e il supporto agli investigatori, il monitoraggio delle reti illegali, la messa a punto di strumenti informatici da usare sul campo, l'informazione al pubblico.
L'Italia è stato il primo Paese in Europa e uno dei pochissimi a livello mondiale a costituire una struttura trasversale fra le diverse Amministrazioni interessate al fenomeno della contraffazione dei medicinali.

La conferenza di Roma
Il Gruppo di lavoro italiano rappresenta il punto di riferimento nazionale per le segnalazioni di casi di contraffazione e per le iniziative nel settore e si colloca nel più ampio contesto di Impact (International Medical Products Anti-Counterfeiting Taskforce), la task force dell'OMS che ha la funzione di studiare soluzioni globali al fenomeno mediante la collaborazione tra i diversi Stati e della quale l'Italia è stato membro fondatore.
Nel 2006 l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha organizzato in collaborazione con l'Oms la conferenza internazionale Combating Counterfeit Drugs, che ha coinvolto organizzazioni internazionali, agenzie regolatorie, industrie, forze di polizia, distributori, pazienti e professionisti sanitari, interessati a trovare una piattaforma comune per la lotta alla contraffazione farmaceutica.
La Dichiarazione di Roma RomeDeclaration.pdf, il documento condiviso approvato dalla conferenza, rappresenta un primo significativo sforzo in questa direzione, ma il tavolo di lavoro internazionale sta lavorando per arrivare in tempi brevi alla definizione di misure concrete nei vari settori, normativo, tecnico e formativo, per rendere più efficace l'azione contro i falsificatori.

La situazione in Italia
I farmaci contraffatti sono quelli che nell'etichetta riportano informazioni ingannevoli sul proprio contenuto e sulla propria origine. Può trattarsi di medicinali senza ingredienti attivi, con ingredienti attivi differenti o presenti in quantità diversa da quella dichiarata o, ancora, con un principio attivo corretto contenuto in una confezione falsa.
In Italia, grazie al sistema di tracciabilità del farmaco, la distribuzione dei farmaci contraffatti è limitata ai soli canali non controllabili come le palestre e le farmacie attive su internet. Infatti, nella rete di distribuzione legale, circolano medicinali che vengono monitorati nel loro intero percorso dal produttore alla farmacia.
La tracciabilità del farmaco nasce con il Decreto ministeriale del 15 luglio 2004 per sorvegliare la spesa farmaceutica e contrastare i furti di farmaci. Da allora, attraverso la lettura ottica del bollino presente sulle confezioni di medicinali, tutte le transazioni di farmaci che avvengono nel nostro Paese sono registrate in una banca dati centrale gestita dalla Direzione del Sistema informativo del ministero della Salute.
Di fatto questo sistema ha reso impossibile l'inserimento, all'interno della catena legale, di farmaci fuori legge o contraffatti (poichè privi di bollino ottico e del codice unico di identificazione che permette la tracciatura a livello centrale).
La normativa nazionale non consente la vendita di farmaci attraverso la rete, ma si stima che in Italia abbiano fatto ricorso alle farmacie on line estere diverse centinaia di migliaia di persone. In generale, nel nostro Paese, il fenomeno coinvolge soprattutto privati che acquistano farmaci per il trattamento delle disfunzioni erettili e steroidi usati illegalmente in ambito sportivo.

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