RIASSUNTO
SCOPO Individuare il tipo, il tasso, la gravità e la prevenibilità
di reazioni avverse da farmaci (ADR) attribuibili a farmaci cardiovascolari
in un'unità di terapia cardiovascolare; determinare la relazioni
tra caratteristiche del paziente e le ADR identificate.
METODI I pazienti giunti alle unità di terapia cardiovascolare
al Tehran Heart Center in un periodo di 8 mesi e che avevano ricevuto
almeno un farmaco cardiovascolare erano arruolabili nello studio. Le ADR
erano registrate in base alle informazioni raccolte tramite interviste
ai pazienti, revisione delle cartelle cliniche, monitoraggio dei test
di laboratorio e conferma da parte dei medici. La definizione di ADR dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità, la sua gravità e i criteri di causalità,
sono stati utilizzati nella valutazione delle reazioni. La prevedibilità
è stata stimata mediante il questionario di Schumock e Thornton.
La relazione tra i possibili fattori di rischio e l'occorrenza di ADR
è stata valutata attraverso analisi statistiche.
RISULTATI Durante il periodo dello studio, 677 pazienti sono entrati
nello studio. E' stato registrato un numero complessivo di 189 ADR, di
cui il 22,2% erano gravi. I più alti tassi di ADR erano osservati
con Streptokinasi (59,3%). Il tasso di ADR prevenibili era del 6,9%. L'analisi
di regressione logistica multivariata ha mostrato che i pazienti con il
peso più basso e quelli con storia di abitudine al fumo con malattie
concomitanti avevano il più alto rischio di sperimentare ADR.
CONCLUSIONE Il tasso di ADR indotte da farmaci cardiovascolari
in questo studio era del 24,2%. Questo studio ha mostrato che gli agenti
antiaritmici e antitrombotici necessitano di maggior attenzione.
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