RISK
FACTORS AND DRUG INTERACTIONS PREDISPOSING TO STATIN-INDUCED MYOPATHY: IMPLICATIONS
FOR RISK ASSESSMENT, PREVENTION AND TREATMENT Chatzizisis YS, Koskinas KC, Misirli G, et al. Drug Saf 2010; 33:171-187 |
Le statine rappresentano la classe di farmaci più efficacie nella riduzione della colesterolemia e quindi nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. Sebbene la miopatia sia l'effetto avverso più comune, le complicanze muscolari gravi sono molto rare e non dovrebbero dissuadere i medici dal prescrivere questi composti. |
RIASSUNTO Gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi ('statine') rappresentano i farmaci più efficaci e più largamente prescritti tra quelli oggi disponibili per la riduzione del colesterolo LDL, un target terapeutico critico della prevenzione primaria e secondaria delle malattie aterosclerotiche cardiovascolari. A fronte delle proprietà ipolipemizzante già stabilite e quelle pleiotropiche emergenti delle statine, ci si aspetta un ulteriore aumento della popolazione di pazienti idonei per il trattamento a lungo termine con statine. È stato stabilito un profilo di sicurezza e tollerabilità complessivamente positivo, sebbene siano stati riportati alcuni eventi avversi. Gli eventi muscolo-scheletrici sono gli eventi avversi più comuni del trattamento con statine. La miopatia indotta da statine può (raramente) manifestarsi come casi gravi e potenzialmente fatali di rabdomiolisi, rendendo difficile l'identificazione dei fattori predisponenti sottostanti. Scopo di questa review è riassumere i fattori che aumentano il rischio di miopatia correlata alle statine. Sono stati rivisti i dati di trial clinici pubblici, metanalisi, studi post-marketing, sistemi di segnalazione spontanea e case report per effetti rari. Brevemente, sono discussi l'epidemiologia, lo spettro clinico e i meccanismi molecolari della miopatia associata a statine. Vengono ulteriormente analizzati in dettaglio i fattori di rischio che precipitano o aumentano la probabilità di miopatia da statine. Sono presentate le caratteristiche demografiche individuali, i fattori genetici e le comorbilità che possono spiegare la significativa variabilità interindividuale del rischio miopatico. Le proprietà fisico-chimiche delle statine sono state implicate nel diverso rischio conferito dalle molecole correntemente commercializzate. Sono riviste le interazioni farmacocinetiche con i farmaci concomitanti che interferiscono con il metabolismo delle statine e che alterano la loro biodisponibilità sistemica. Di particolare interesse clinico nei casi di dislipidemia resistente è l'interazione delle statine con altri classi di agenti ipolipemizzanti; sono riassunti i dati attuali sulla sicurezza relativa delle combinazioni disponibili. Infine, viene fornito un aggiornamento delle linee guida correnti per la prevenzione e il trattamento della mipoatia da statine. L'identificazione di pazienti con un'aumentata predisposizione alla miopatia da statine potrebbe permettere approcci più costo-efficaci di monitoraggio e screening, facilitare la prevenzione mirata di potenziali complicazioni e migliorare il già interessante rapporto rischio-beneficio positivo delle statine. Spettro clinico della miopatia indotta da statine
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