INIBITORI SELETTIVI DELLA RICAPTAZIONE DI SEROTONINA E MORTALITÀ PER CANCRO AL SENO IN DONNE TRATTATE CON TAMOSSIFENE



SELECTIVE SEROTONIN REUPTAKE INHIBITORS AND BREAST CANCER MORTALITY IN WOMEN RECEIVING TAMOXIFEN: A POPULATION BASED COHORT STUDY
Kelly CM, Juurlink DN, Gomes T, et al.
BMJ 2010;340:c693


I risultati di questo studio segnalano un aumento della mortalità per tumore al seno tra le pazienti in chemioterapia con tamoxifene che assumevano un farmaco inibitore della ricaptazione delle serotonina. Gli autori spiegano che paroxetina, potente inibitore del CYP2D6, enzima epatico coinvolto nell'attivazione metabolica del tamoxifene, interferisce con l'azione del chemioterapico.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Caratterizzare se alcuni antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI) riducano l'efficacia di tamossifene inibendo la sua bioattivazione da parte del citocromo P450 2D6 (CYP2D6).
DISEGNO Studio di coorte con base di popolazione.
PARTECIPANTI Donne residenti in Ontario, di almeno 66 anni, trattate con tamossifene per tumore al seno tra il 1993 e il 2005, che avevano sovrapposto il trattamento con un singolo SSRI.
END POINT PRIMARI Rischio di morte per tumore al seno dopo completamento del trattamento con tamossifene, come funzione della proporzione di tempo in tamossifene durante cui si verificava una co-prescrizione di un SSRI.
RISULTATI Di 2430 donne trattate con tamossifene e un singolo SSRI, 374 (15,4%) sono morte per cancro al seno durante il follow-up (follow-up medio 2,38 anni, DS 2,59). Dopo aggiustamento per età, durata del trattamento con tamossifene e altri potenziali confondenti, l'aumento assoluto del 25%, 50% e 75% nella proporzione di tempo in tamossifene con uso concomitante di paroxetina (un inibitore reversibile di CYP2D6) è stato associato ad aumento del 24%, 54% e 91% del rischio di morte con cancro al seno, rispettivamente (p<0,05 per ciascun confronto). Per contro, non si osservava un simile rischio con altri antidepressivi. E' stato stimato che l'uso di paroxetina per il 41% del trattamento con tamossifene (la sovrapposizione mediana in questo campione) risulterebbe in un'ulteriore morte per cancro al seno entro 5 anni dall'interruzione di tamossifene ogni 19,7 (IC al 95% 12,5-46,3) pazienti così trattati; il rischio con una sovrapposizione più estesa sarebbe stato maggiore.
CONCLUSIONE L'uso di paroxetina durante il trattamento con tamossifene è associato a un aumento del rischio di morte per cancro al seno, supportando l'ipotesi che paroxetina possa ridurre o abolire i benefici di tamossifene nelle donne con tumore al seno.