RIASSUNTO
OBIETTIVO Caratterizzare se alcuni antidepressivi inibitori selettivi
della ricaptazione di serotonina (SSRI) riducano l'efficacia di tamossifene
inibendo la sua bioattivazione da parte del citocromo P450 2D6 (CYP2D6).
DISEGNO Studio di coorte con base di popolazione.
PARTECIPANTI Donne residenti in Ontario, di almeno 66 anni, trattate
con tamossifene per tumore al seno tra il 1993 e il 2005, che avevano
sovrapposto il trattamento con un singolo SSRI.
END POINT PRIMARI Rischio di morte per tumore al seno dopo completamento
del trattamento con tamossifene, come funzione della proporzione di tempo
in tamossifene durante cui si verificava una co-prescrizione di un SSRI.
RISULTATI Di 2430 donne trattate con tamossifene e un singolo SSRI,
374 (15,4%) sono morte per cancro al seno durante il follow-up (follow-up
medio 2,38 anni, DS 2,59). Dopo aggiustamento per età, durata del
trattamento con tamossifene e altri potenziali confondenti, l'aumento
assoluto del 25%, 50% e 75% nella proporzione di tempo in tamossifene
con uso concomitante di paroxetina (un inibitore reversibile di CYP2D6)
è stato associato ad aumento del 24%, 54% e 91% del rischio di
morte con cancro al seno, rispettivamente (p<0,05 per ciascun confronto).
Per contro, non si osservava un simile rischio con altri antidepressivi.
E' stato stimato che l'uso di paroxetina per il 41% del trattamento con
tamossifene (la sovrapposizione mediana in questo campione) risulterebbe
in un'ulteriore morte per cancro al seno entro 5 anni dall'interruzione
di tamossifene ogni 19,7 (IC al 95% 12,5-46,3) pazienti così trattati;
il rischio con una sovrapposizione più estesa sarebbe stato maggiore.
CONCLUSIONE L'uso di paroxetina durante il trattamento con tamossifene
è associato a un aumento del rischio di morte per cancro al seno,
supportando l'ipotesi che paroxetina possa ridurre o abolire i benefici
di tamossifene nelle donne con tumore al seno.
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