RIASSUNTO
SCOPO Una proporzione rilevante di pazienti che ricevono aspirina
e clopidogrel dopo intervento percutaneo coronarico (PCI) richiedono anche
un trattamento anticoagulante orale con un derivato cumarinico come il
fenprocumone. Sia clopidogrel che fenprocumone sono metabolizzati dal
sistema del citocromo epatico P450 e l'interazione farmaco-farmaco può
esplicarsi a questo livello. Scopo del presente studio era indagare l'impatto
di fenprocumone sugli effetti antipiastrinici di clopidogrel in pazienti
con arteriopatia coronarica.
METODI E RISULTATI I pazienti (n = 1223) adatti per questo studio
erano sottoposti a trattamento antipiastrinico doppio di mantenimento,
con aspirina e clopidogrel. L'aggregazione piastrinica ADP-indotta (in
AU*min) era misurata con aggregometro piastrinico a elettrodi multipli
con analizzatore Multiplate (Dynabyte, Monaco, Germania). Dall'intera
popolazione in studio, 124 (10,1%) pazienti erano sotto trattamento concomitante
con fenprocumone al momento della valutazione dell'aggregazione piastrinica.
L'aggregazione piastrinica (mediana [range interquartile]) era significativamente
più alta nei pazienti con (n =124) trattamento concomitante con
fenprocumone rispetto ai pazienti senza (n =1099) trattamento con fenprocumone
(308 [190-493] AU*min vs 224 [145-390] AU*min; p =0,0001, p aggiustato
=0,002).
CONCLUSIONE Fenprocumone attenuava significativamente gli effetti
antipiastrinici di clopidogrel. L'impatto di questa interazione sul rischio
di eventi trombotici ed emorragici dopo PCI richiede ulteriori indagini.
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