LIPOATROFIA ASSOCIATA ALL'USO DI ANALOGHI DELL'INSULINA: CASE REPORT E REVISIONE DELLA LETTERATURA



LIPOATROPHY ASSOCIATED WITH THE USE OF INSULIN ANALOGUES: A NEW CASE ASSOCIATED WITH THE USE OF INSULIN GLARGINE AND REVIEW OF THE LITERATURE
Holstein A, Stege H, Kovacs P
Expert Opin Drug Saf 2010, 9:225-231



RIASSUNTO
Ogni formulazione di insulina può in teoria causare lipoatrofia; sono stati riportati anche casi associati a insulina umana ricombinante. È stato pubblicato un numero crescente di case report che indica che la lipoatrofia si sviluppa anche dopo trattamento con diversi analoghi dell'insulina.
In questa review viene riassunta la letteratura finora pubblicata sulla lipoatrofia associata all'uso di analoghi dell'insulina e viene presentato un nuovo caso associato all'uso di insulina glargina.
Una donna caucasica di 32 anni con diabete mellito di tipo 1 da 25 anni è passata dall'applicazione di protamina neutra Hagedorn tre volte al giorno alla somministrazione giornaliera di insulina glargina. La paziente aveva ripetutamente partecipato a programmi educazionali in strutture specializzate che fornivano informazioni dettagliate sulla corretta applicazione dell'insulina. Tuttavia, per un periodo di 8 mesi la paziente si è iniettata 24 U di insulina glargina al momento di coricarsi, esclusivamente nella parete addominale laterale sinistra senza variare il sito di iniezione. Nonostante il cambio degli aghi della penna almeno ogni 2-3 giorni, nell'area di iniezione si è sviluppata una depressione della superficie cutanea di 5x5 cm. Non erano visibili modifiche dell'epidermide o del derma. La palpazione della lesione cutanea non dolorosa rivelava un'atrofia del tessuto adiposo sottocutaneo, manifestazione clinica della lipoatrofia. I siti di iniezione dell'insulina aspart somministrata ai pasti nell'area addominale centrale non erano colpiti. I livelli di HbA1c (emoglobina glicata) della paziente andavano da 7 a 7,9% (normale <6,1%). La paziente rifiutava di sottoporsi a biopsia sottocutanea. Quotidianamente veniva effettuato uno skin prick-test con glargina. E' proseguita la somministrazione di glargina, ma la paziente ha iniziato a variare il sito di iniezione evitando le aree lipoatrofiche. Sei mesi più tardi, il danno lipoatrofico mostrava solo un lieve recupero. Da allora, con la continuazione della terapia con glargina, non sono comparse nuove aree lipoatrofiche.
Finora sono stati riportati dodici casi di lipoatrofia da trattamento con analoghi dell'insulina. L'esclusiva occorrenza in pazienti magri diabetici di tipo 1, la sovrapposizione con future patologie autoimmuni e la sovra rappresentazione del sesso femminile indicano una patogenesi immune. L'esposizione ad analoghi lispro, aspart, glargina e detemir prima dello sviluppo di lipoatrofia variava considerevolmente tra 4 settimane e 2 anni. Non è stata riportata alcuna sostanziale remissione spontanea delle aree lipoatrofiche.
L'uso frequente dello stesso ago e la mancata variazione del sito di iniezione sembrano favorire lo sviluppo di lipoatrofia.