RIASSUNTO
Ogni formulazione di insulina può in teoria causare lipoatrofia;
sono stati riportati anche casi associati a insulina umana ricombinante.
È stato pubblicato un numero crescente di case report che indica
che la lipoatrofia si sviluppa anche dopo trattamento con diversi analoghi
dell'insulina.
In questa review viene riassunta la letteratura finora pubblicata sulla
lipoatrofia associata all'uso di analoghi dell'insulina e viene presentato
un nuovo caso associato all'uso di insulina glargina.
Una donna caucasica di 32 anni con diabete mellito di tipo 1 da 25 anni
è passata dall'applicazione di protamina neutra Hagedorn tre volte
al giorno alla somministrazione giornaliera di insulina glargina. La paziente
aveva ripetutamente partecipato a programmi educazionali in strutture
specializzate che fornivano informazioni dettagliate sulla corretta applicazione
dell'insulina. Tuttavia, per un periodo di 8 mesi la paziente si è
iniettata 24 U di insulina glargina al momento di coricarsi, esclusivamente
nella parete addominale laterale sinistra senza variare il sito di iniezione.
Nonostante il cambio degli aghi della penna almeno ogni 2-3 giorni, nell'area
di iniezione si è sviluppata una depressione della superficie cutanea
di 5x5 cm. Non erano visibili modifiche dell'epidermide o del derma. La
palpazione della lesione cutanea non dolorosa rivelava un'atrofia del
tessuto adiposo sottocutaneo, manifestazione clinica della lipoatrofia.
I siti di iniezione dell'insulina aspart somministrata ai pasti nell'area
addominale centrale non erano colpiti. I livelli di HbA1c (emoglobina
glicata) della paziente andavano da 7 a 7,9% (normale <6,1%). La paziente
rifiutava di sottoporsi a biopsia sottocutanea. Quotidianamente veniva
effettuato uno skin prick-test con glargina. E' proseguita la somministrazione
di glargina, ma la paziente ha iniziato a variare il sito di iniezione
evitando le aree lipoatrofiche. Sei mesi più tardi, il danno lipoatrofico
mostrava solo un lieve recupero. Da allora, con la continuazione della
terapia con glargina, non sono comparse nuove aree lipoatrofiche.
Finora sono stati riportati dodici casi di lipoatrofia da trattamento
con analoghi dell'insulina. L'esclusiva occorrenza in pazienti magri diabetici
di tipo 1, la sovrapposizione con future patologie autoimmuni e la sovra
rappresentazione del sesso femminile indicano una patogenesi immune. L'esposizione
ad analoghi lispro, aspart, glargina e detemir prima dello sviluppo di
lipoatrofia variava considerevolmente tra 4 settimane e 2 anni. Non è
stata riportata alcuna sostanziale remissione spontanea delle aree lipoatrofiche.
L'uso frequente dello stesso ago e la mancata variazione del sito di iniezione
sembrano favorire lo sviluppo di lipoatrofia.
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