RIASSUNTO
Concentrazioni di antimonio fino a un fattore di 2,7 al di sopra dei limiti
previsti dall'Unione Europea (UE) per l'acqua potabile, sono state rilevate
in alcuni succhi di frutta commercializzati in alcuni Paesi europei. Questa
sostanza può essere stata rilasciata dal materiale con cui sono
confezionati oppure introdotta durante il processo industriale; ciò
rimarca la necessità di un'ulteriore ricerca su questo tema.
IMPATTO SULL'AMBIENTE Una recente analisi ha documentato un innalzamento
drammatico di antimonio nell'ambiente, rendendo più urgente la
problematica relativa ai conseguenti effetti a lungo termine sull'ecosistema
e sugli individui. L'evidenza indica che i livelli aumentati nell'ambiente
sono dovuti a un uso industriale incrementato di antimonio e a un successivo
rilascio dai prodotti. Questo studio riporta elevate concentrazioni di
antimonio nei succhi di frutta commercializzati. In 8 di questi (pronti
da bere) la concentrazione di antimonio superava i limiti previsti dall'UE
per l'acqua potabile. Non c'è nessun report che attesti il superamento
di questo limite per le bevande. Il
costante controllo di antimonio nei beni di consumo e nell'ambiente potrebbe
diventare un requisito nel futuro.
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