BIFOSFONATI ORALI: IN CORSO LA REVISIONE DEI DATI DI SICUREZZA IN MERITO A FRATTURA SUBTROCANTERICA FEMORALE



ORAL BISPHOSPHONATES: ONGOING SAFETY REVIEW OF ATYPICAL SUBTROCHANTERIC FEMUR FRACTURES
Fonte: FDA. 11 marzo 2010



L'uso prolungato dei bisfosfonati - per quattro o più anni - potrebbe influire negativamente sulla qualità dell'osso e aumentare il rischio di fratture atipiche a livello del femore nelle donne in postmenopausa affette da osteoporosi. Lo suggeriscono due ricerche preliminari appena presentate al congresso annuale dell'American Academy of Orthopaedic Surgeons (AAOS).
La presentazione di questi dati è giunta quasi in contemporanea alla diffusione di un documento da parte dell'FDA che fornisce un aggiornamento sul riesame in corso della sicurezza dell'uso prolungato dei bisfosfonati orali. L'FDA sta conducendo una review sulla sicurezza di questi farmaci comunemente prescritti per l'osteoporosi.
Secondo le segnalazioni dell'American Academy of Orthopedic Surgeons la terapia prolungata oltre i 4 anni potrebbe aumentare il rischio di fratture atipiche del femore. Sotto esame sono: Actonel (acido risedronico) di Sanofi Aventis e Procter & Gamble, Boniva (ibandronato) di Roche e GlaxoSmithKline e Fosamax (alendronato sodico) di Merck & Co.
Nel giugno 2008 l'ente americano aveva richiesto alle aziende produttrici di questi farmaci di fornire informazioni sul possibile aumento di rischio di fratture atipiche del femore subtrocanteriche nelle donne trattate con questi agenti. L'esame dei dati finora forniti, si legge nella nota, non ha dimostrato una connessione chiara tra uso dei bifosfonati e rischio di queste fratture.
L'FDA, tuttavia, non abbassa la guardia e nel comunicato esorta medici e aziende a riportare tutti i casi di eventi avversi correlati all'uso dei bisfosfonati orali.

DRUG SAFETY COMMUNICATION