RIASSUNTO
OBIETTIVO Descrivere il caso di un paziente che ha sviluppato bradicardia
sintomatica all'inizio del trattamento con ziprasidone orale e successivamente
con aripiprazolo orale, in entrambi i casi risolta prontamente dopo interruzione
della terapia.
DESCRIZIONE DEL CASO Una ragazza di 18 anni con disordine bipolare
ha iniziato la terapia con ziprasidone orale 80 mg di notte e la dose
è stata successivamente aumentata a 120 mg per il trattamento di
mania acuta e delusione. La paziente ha sviluppato bradicardia sintomatica
(frequenza cardiaca 31-35 battiti/minuto), che si è risolta dopo
la riduzione del dosaggio a 80 mg. Tre mesi più tardi, la paziente
è nuovamente giunta in clinica per il trattamento di mania bipolare
con caratteristiche psicotiche in una condizione di non aderenza alla
terapia. È stata iniziata la somministrazione di aripiprazolo orale
15 mg/die (successivamente aumentato a 20 mg) in associazione a litio
carbonato 600 mg/2xdie. La paziente ha sviluppato nuovamente bradicardia
sintomatica che si è risolta dopo l'interruzione dell'assunzione
di aripiprazolo.
DISCUSSIONE Questo è il primo case report di bradicardia
sintomatica associata all'uso di ziprasidone o aripiprazolo. La scala
di probabilità di Naranjo suggerisce che il nesso di causalità
tra l'antipsicotico atipico e la bradicardia è probabile per ziprasidone
e aripiprazolo. Sono stati riportati in letteratura casi di bradicardia
sintomatica con l'uso di altri antipsicotici atipici. Poche sono le conoscenze
circa i meccanismi che contribuiscono alla risposta bradicardica associata
ad antipsicotici.
CONCLUSIONI Sono necessari ulteriori studi per meglio determinare
la relazione tra antipsicotici e bradicardia riflessa. Sebbene la bradicardia
resti un fenomeno relativamente poco comune nel contesto dell'uso di questi
farmaci, la gravità di questo potenziale effetto avverso ne giustifica
la considerazione all'inizio di una terapia antipsicotica.
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