RIASSUNTO
Gli antidepressivi triciclici riducono la fase di sonno REM (rapid
eye movement) e possono sopprimere l'atonia. I report indicano che
questi agenti possono indurre allucinazioni visive, talvolta caratterizzate
da sonno ipnopompico (tipico del passaggio dal sonno alla veglia) o associate
a uno stato sonno-veglia dissociato. Inoltre, sogni disturbati e stati
confusionali sono stati riportati durante i trial clinici e gli studi
successivi.
Sinora sono stati riportati solo due casi di incubi associati a mirtazapina,
un antidepressivo triciclico.
Qui si descrive il caso di un uomo caucasico di 43 anni con depressione
maggiore che aveva iniziato la terapia con mirtazapina 15 mg al momento
di coricarsi perché il trattamento con altri antidepressivi portava
a scarso controllo dei sintomi. Tre giorni più tardi, si notava
una vivida attività onirica, che si evolveva in incubi realistici
che il paziente non era in grado di distinguere dalla realtà al
risveglio. E' stata sospettata paranoia acuta e si è iniziato il
trattamento con aloperidolo. L'attività onirica è cessata
ed entro 3 giorni il paziente era in grado di riconoscere i sogni come
non reali. Aloperidolo è stato interrotto, ma è continuata
l'assunzione di mirtazapina e la vivida attività onirica persisteva;
tuttavia, al risveglio la realtà veniva correttamente riconosciuta.
Il breve trattamento con aloperidolo ha ripristinato la percezione della
realtà e mirtazapina successivamente veniva occasionalmente sostituita
da bupropione. L'insolita attività notturna si era quindi risolta.
I medici dovrebbero essere consapevoli della possibile transizione da
sogni eccezionalmente vividi a disturbi del comportamento e psicosi nel
sonno REM dovuti al contenuto dei sogni, un effetto avverso che si può
manifestare nel corso di trattamento con mirtazapina.
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