SCARSO RICONOSCIMENTO DEGLI EFFETTI AVVERSI SIGNIFICATIVI NEI PAZIENTI DEPRESSI



UNDERRECOGNITION OF CLINICALLY SIGNIFICANT SIDE EFFECTS IN DEPRESSED OUTPATIENTS
Zimmerman M, Galione JN, Attiullah N, et al.
J Clin Psychiatry 2010; 71:484-90


Questo studio ha evidenziato la scarsa consapevolezza da parte degli psichiatri circa gli effetti collaterali che i loro pazienti depressi possono sviluppare durante la terapia farmacologica.

RIASSUNTO
OBIETTIVO La presenza di effetti collaterali al farmaco è una delle motivazioni più frequenti per cui i pazienti depressi interrompono la terapia, e l'interruzione prematura è associata a esiti negativi del trattamento della depressione. Nonostante l'importanza clinica del rilevamento degli effetti collaterali, pochi studi hanno esaminato l'efficienza di tale pratica tra i medici. Non sono stati trovati in letteratura studi nella pratica clinica che abbiano confrontato la valutazione clinica degli psichiatri con una lista standardizzata degli effetti collaterali nei pazienti depressi in terapia farmacologica. Scopo di questo report dal progetto Rhode Island Methods to Improve Diagnostic Assessment and Services (MIDAS) era valutare l'ipotesi che un numero minore di effetti collaterali sia riportato dagli psichiatri nella cartella dei loro pazienti rispetto al numero riportato dagli stessi pazienti in una lista di effetti collaterali.
METODI Trecento soggetti depressi nel setting ambulatoriale (diagnosticati secondo i criteri DSM-IV) in corrente trattamento farmacologico hanno autonomamente completato una versione della Toronto Side Effects Scale (TSES). I pazienti stimavano la frequenza di ciascuno dei 31 effetti collaterali e il grado dei disturbi ad essi conseguenti. Un assistente ha rivisto le cartelle dei pazienti per estrarre le informazioni relative agli effetti collaterali riportate dallo psichiatra curante. Lo studio è stato condotto da giugno 2008 a luglio 2008.
RISULTATI Il numero medio di effetti collaterali riportati dai pazienti sulla TSES era venti volte più alto del numero segnalato dagli psichiatri (p<0,01). Considerando solo tra gli effetti collaterali auto-riportati quelli più frequenti o quelli con conseguenze più rilevanti, il tasso restava 2-3 volte più alto (p<0,01).
CONCLUSIONI Gli psichiatri potrebbero non essere consapevoli della maggior parte degli effetti collaterali sperimentati dai loro pazienti ambulatoriali che ricevono un trattamento farmacologico per la depressione.