USO DEI FARMACI COME FATTORE DI RISCHIO DI CADUTE DEI PAZIENTI INTRAOSPEDALIERI



MEDICATION USE AS A RISK FACTOR FOR INPATIENT FALLS IN AN ACUTE CARE HOSPITAL: A CASE-CROSSOVER STUDY
Shuto H, Imakyure O, Matsumoto J, et al.
Br J Clin Pharmacol 2010; 69:535-542


Usando un disegno a case-crossover, i risultati di questo studio forniscono la prima evidenza a sostegno dell'ipotesi che una nuova terapia con candesartan o etizolam, biperiden e zopiclone possa costituire un potenziale fattore di rischio per le cadute nel setting ospedaliero.

RIASSUNTO
SCOPO Il presente studio ha voluto valutare l'associazione tra uso di farmaci e cadute e identificare gli agenti a più alto rischio che agiscono come cause scatenanti dell'occorrenza di cadute nel contesto ospedaliero della terapia in acuto.
METODI E' stato applicato un disegno case-crossover i cui i casi servivano da controlli di se stessi e i confronti venivano fatti per ciascun partecipante. Il periodo di 3 giorni immediatamente prima della caduta (da 0 a -2 giorni) e i periodi di 3 giorni precedenti (da -6 a -8 giorni, da -9 a -11 giorni, da -12 a -14 giorni) sono stati definiti come caso e controllo, rispettivamente. L'esposizione ai farmaci è stata confrontata tra i periodi caso e i periodi controllo. Gli odds ratio (OR) e gli intervalli di confidenza (IC al 95%) per l'occorrenza di cadute da uso di farmaci sono stati calcolati usando analisi di regressione logistica condizionata.
RISULTATI
Nel periodo da marzo 2003 e agosto 2005 sono stati registrati in segnalazioni di incidente 349 pazienti ospedalieri che avevano sperimentato una caduta durante il ricovero. L'uso al basale di antipertensivi, antiparkinsoniani, ansiolitici e agenti ipnotici era significativamente associato a un aumento del rischio di cadute e gli OR (IC al 95%) erano 8,42 (3,12-22,72), 4,18 (1,75-10,02), 3,25 (1,62-6,50) e 2,44 (1,32-4,51), rispettivamente. Anche l'uso al basale di candesartan, etizolam, biperiden e zopiclone è stato identificato come fattore di rischio potenziale di cadute.
CONCLUSIONI I professionisti medici dovrebbero essere consapevoli della possibilità che l'inizio della terapia con un nuovo farmaco, ad esempio con un antipertensivo come candesartan, e con agenti antiparkinsoniani, ansiolitici e ipnotici, può costituire un fattore scatenante per l'occorrenza di cadute.