RIASSUNTO
OBIETTIVI I ricercatori hanno voluto verificare se l'atorvastatina
potesse ridurre la sensibilità all'insulina e aumentare la glicemia
ambientale in pazienti ipercolesterolemici.
CONTESTO Vari studi clinici suggeriscono che alcuni trattamenti
con statine possono aumentare l'incidenza di diabete, nonostante vi sia
una riduzione della colesterolemia LDL e un miglioramento della funzione
endoteliale.
METODI È stato svolto uno studio randomizzato, in singolo
cieco, controllato con placebo e in parallelo, su 44 soggetti che assumevano
placebo e 42, 44, 43 e 40 pazienti che prendevano ogni giorno atorvastatina
10, 20, 40 e 80 mg, rispettivamente, per un periodo di 2 mesi di trattamento.
RISULTATI Atorvastatina 10, 20, 40 e 80 mg riduceva in modo significativo
il colesterolo LDL (39%, 47%, 52% e 56%, rispettivamente) e i livelli
di apolipoproteina B (33%, 37%, 42% e 46%, rispettivamente) dopo due mesi
di terapia, nel confronto sia con i valori iniziali (tutti i p<0,001
ai t test appaiati) sia con il placebo (p<0,001 all'analisi della varianza).
Atorvastatina 10, 20, 40 e 80 mg determinava un aumento significativo
dei livelli di insulina plasmatica a digiuno (variazioni medie 25%, 42%,
31% e 45%, rispettivamente) e dei livelli di emoglobina glicata (2%, 5%,
5% e 5%, rispettivamente) nel confronto sia con i valori iniziali (tutti
i p<0,05 ai t test appaiati) sia con il placebo (p=0,009 per l'insulina
e p=0,008 per l'emoglobina glicata all'analisi della varianza). Atorvastatina
10, 20, 40 e 80 mg riduceva la sensibilità all'insulina (1%, 3%,
3% e 4%, rispettivamente) nel confronto sia con i valori iniziali (p=0,312,
p=0,008, p<0,001 e p=0,008, rispettivamente, ai t test appaiati) sia
con il placebo (p=0,033 all'analisi della varianza).
CONCLUSIONI Nonostante si ottengano benefiche riduzioni di colesterolo
LDL e apolipoproteina B, il trattamento con atorvastatina ha portato a
un aumento significativo di insulina a digiuno e dei livelli di emoglobina
glicata compatibili con livelli di insulinoresistenza e aumentata glicemia
ambientale in pazienti ipercolesterolemici.
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