RIASSUNTO
La procarbazina cloridrato è un agente alchilante primario usato
come componente della chemioterapia per il linfoma di Hodgkin, per linfomi
del sistema nervoso centrale e per gliomi di alto grado. Sebbene le informazioni
prescrittive per procarbazina elenchino la disfunzione epatica come possibile
reazione avversa, è stato trovato solo un report pubblicato con
un probabile collegamento tra procarbazina e danno epatico.
Si descrive il caso di un uomo di 65 anni che ha sviluppato danno epatico
da procarbazina durante la chemioterapia del linfoma non-Hodgkin. Il paziente
non aveva epatopatie preesistenti, il suo linfoma non aveva coinvolgimenti
epatici e non si era sviluppato danno epatico dopo chemioterapia iniziale
con R-CHOP (rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone).
A causa di una ricaduta del linfoma non-Hodgkin, è stata somministrata
la chemioterapia con C-MOPP-R (ciclofosfamide, vincristina, procarbazina,
prednisone e rituximab) e durante il secondo ciclo il paziente ha sviluppato
febbre e aumento dei livelli di aminotrasferasi. Dopo interruzione dell'intera
terapia farmacologica, l'esclusione di altre potenziali eziologie e la
risoluzione del danno epatico, al paziente è stata risomministrata
procarbazina e di nuovo si sono manifestati febbre e aumento dei livelli
di aminotrasferasi. I livelli sono prontamente tornati nella norma dopo
interruzione dell'assunzione di procarbazina e il paziente non ha mostrato
altre evidenze di danno epatico.
L'uso di sistemi di punteggi validati di danno epatico indotto da farmaco
indicava un'associazione definitiva tra il danno epatico del paziente
e l'uso di procarbazina.
In base all'esperienza con questo paziente, la valutazione periodica della
funzionalità epatica, come suggerito nelle informazioni prescrittive,
è raccomandato nei pazienti trattati con procarbazina.
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