EPATOTOSSICITÀ DA PROCARBAZINA



PROCARBAZINE-INDUCED HEPATOTOXICITY: CASE REPORT AND REVIEW OF THE LITERATURE
Fesler MJ, Becker-Koepke S, Di Bisceglie AM, Petruska PJ
Pharmacotherapy 2010; 30:540



RIASSUNTO
La procarbazina cloridrato è un agente alchilante primario usato come componente della chemioterapia per il linfoma di Hodgkin, per linfomi del sistema nervoso centrale e per gliomi di alto grado. Sebbene le informazioni prescrittive per procarbazina elenchino la disfunzione epatica come possibile reazione avversa, è stato trovato solo un report pubblicato con un probabile collegamento tra procarbazina e danno epatico.
Si descrive il caso di un uomo di 65 anni che ha sviluppato danno epatico da procarbazina durante la chemioterapia del linfoma non-Hodgkin. Il paziente non aveva epatopatie preesistenti, il suo linfoma non aveva coinvolgimenti epatici e non si era sviluppato danno epatico dopo chemioterapia iniziale con R-CHOP (rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone). A causa di una ricaduta del linfoma non-Hodgkin, è stata somministrata la chemioterapia con C-MOPP-R (ciclofosfamide, vincristina, procarbazina, prednisone e rituximab) e durante il secondo ciclo il paziente ha sviluppato febbre e aumento dei livelli di aminotrasferasi. Dopo interruzione dell'intera terapia farmacologica, l'esclusione di altre potenziali eziologie e la risoluzione del danno epatico, al paziente è stata risomministrata procarbazina e di nuovo si sono manifestati febbre e aumento dei livelli di aminotrasferasi. I livelli sono prontamente tornati nella norma dopo interruzione dell'assunzione di procarbazina e il paziente non ha mostrato altre evidenze di danno epatico.
L'uso di sistemi di punteggi validati di danno epatico indotto da farmaco indicava un'associazione definitiva tra il danno epatico del paziente e l'uso di procarbazina.
In base all'esperienza con questo paziente, la valutazione periodica della funzionalità epatica, come suggerito nelle informazioni prescrittive, è raccomandato nei pazienti trattati con procarbazina.