RIASSUNTO
CONTESTO E OBIETTIVO Genisteina aglicone, il maggior isoflavone
presente nella soia (Glycine max L.), influisce positivamente sui sintomi
della menopausa. Tuttavia rimane da esaminare la sua sicurezza a lungo
termine sulla tiroide.
DISEGNO Lo studio era un trial randomizzato, in doppio cieco, controllato
con placebo, che ha coinvolto 389 donne osteopeniche, in menopausa per
un periodo di 24 mesi. Una sottocoorte (138 pazienti) ha continuato la
terapia per un altro anno successivo.
SETTING Ambulatorio.
PAZIENTI E INTERVENTI I partecipanti hanno assunto giornalmente
54 mg di genisteina aglicone (n = 71) o placebo (n = 67), più calcio
e vitamina D3 alla dose prescritta. Gli ormoni tiroidei circolanti (TSH,
T3 libero, T4 libero) e gli auto-anticorpi (perossidasi
tiroidea,
tireoglobulina e antigene microsomiale tiroideo) sono stati valutati in
40 soggetti in terapia con genisteina e in 37 con placebo che hanno concluso
il periodo di osservazione di 3 anni. L'espressione del recettore dell'ormone
tiroideo (alfa-THR e beta-THR) e del recettore retinoideo (alfa-RAR, gamma-RAR
e alfa-RXR) da parte dei monociti del sangue periferico è stata
valutata anche al basale, 12, 24, e 36 mesi in tutti quelli che avevano
completato l'osservazione di 3 anni.
RISULTATI La somministrazione di genistein oltre 3 anni non modificava
gli ormoni tiroidei serici o gli auto-anticorpi. Inoltre non c'erano differenze
tra
i gruppi nell'espressione mRNA di alfa-THR,
beta-THR, alfa-RAR, gamma-RAR o alfa-RXR.
CONCLUSIONI Questi dati indicano che l'assunzione di genisteina,
alla dose di 54 mg, non aumenta significativamente il rischio di ipotiroidismo
clinico e subclinico.
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