AZIONE REGOLATORIA INTERNAZIONALE CHE RESTRINGE L'UTILIZZO DEGLI INIBITORI DELLE COX-2 E CASI DI MORTE PER EMORRAGIA GASTROINTESTINALE E INFARTO DEL MIOCARDIO



INTERNATIONAL REGULATORY ACTIVITY RESTRICTING COX-2 INHIBITOR USE AND DEATHS DUE TO GASTROINTESTINAL HAEMORRHAGE AND MYOCARDIAL INFARCTION
Metcalfe C, Wheeler BW, Gunnell D, Martin RM
Pharmacoepidemiol Drug Saf, pubblicato on line il 28 aprile 2010


Il ritiro di rofecoxib dal mercato avvenuto nel 2004 e l'attenzione rivolta agli altri coxib non ha modificato sostanzialmente i trend di mortalità per emorragie gastrointestinali e infarto miocardico.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Analizzare il trend del tasso di mortalità dovuto sia a infarto del miocardio che a emorragie gastrointestinali prima e dopo il ritiro di rofecoxib e il rilascio di una guida regolatoria che riguardasse l'uso degli altri inibitori di COX-2.
METODI Studi ecologici internazionali di trend temporali sulla morte da infarto del miocardio o emorragia gastrointestinale intorno al 2004 quando l'attività regolatoria limitò l'uso dei COX-2 inibitori. Sono stati analizzati i dati di mortalità in Paesi con bassa mortalità tra uomini adulti e bambini (
strato A della mortalità WHO).
RISULTATI Confrontando, nei singoli Paesi, i tassi di mortalità
per emorragie gastrointestinali o infarto acuto del miocardio dopo il 2004 con quelli attesi dalla continuazione dei trend precedenti, non c'erano evidenze di deviazione nei pazienti tra i 50 e 69 anni. Tuttavia tra gli ultra settatantenni era evidente dopo il 2004 una più bassa mortalità per emorragie gastrointestinali (rate ratio 0,963; IC 95% 0,948-0,977) e una più bassa mortalità per infarto acuto del miocardio (rate ratio 0,981; 0,977-0,986). Questa associazione era simile in uomini e donne.
CONCLUSIONI Non è emerso un incremento della mortalità dovuta ad emorragie gastrointestinali in seguito al ritiro di rofecoxib nel 2004 e alla simultanea preoccupazione da parte degli enti regolatori riguardo gli altri inibitori COX-2. Infatti appariva ridotta la mortalità dovuta a emorragie gastrointestinali o infarto acuto del miocardio in uomini e donne settantenni o ultrasettantenni rispetto a ciò che ci si attendeva dai trend di mortalità prima del 2004.