EUROBAROMETER 2009: SICUREZZA DEI PAZIENTI E QUALITÀ DELLE CURE



Fonte: Commissione Europea - public health. 16 aprile 2010



Quando i malati sono sottoposti a cure mediche credono (e sperano) che i propri problemi di salute vengano affrontati in modo appropriato e siano correttamente seguiti nel tempo. Tuttavia si stima che l'8%-12% dei pazienti ricoverati in ospedale vada incontro ad un evento avverso durante le cure. Lo European Center for Disease Prevention and Control (ECDC) valuta che il tasso di infezioni ospedaliere sia attualmente pari al 5% (oltre 4 milioni/anno in Europa).
Il Consiglio dell'Unione Europea ha recentemente adottato alcune raccomandazioni sulla sicurezza dei pazienti, ivi incluso le misure di prevenzione delle infezioni ospedaliere. In sintesi queste raccomandazioni si riconducono a 4 punti:
- compilazione regolare di report, al fine di raccogliere i dati relativi agli eventi avversi, monitorare e controllare la sicurezza dei pazienti e valutare l'efficacia delle misure implementate
- formare e addestrare gli operatori sanitari su queste tematiche
- maggiore consapevolezza da parte dei pazienti stessi circa l'importanza dei sistemi di sicurezza e delle misure da adottare
- standardizzazione delle strategie di sicurezza e sviluppo delle migliori pratiche cliniche.
Alla luce dell'importanza di questi temi, è stata recentemente condotta una survey - "Eurobarometer 2009" - con l'obiettivo di esplorare la percezione dei cittadini europei riguardo alla sicurezza ed alla qualità delle cure erogate nei rispettivi paesi, in termini di percezione del rischio di eventi avversi, grado di informazione circa le misure da adottare, entità dei danni eventualmente ricevuti.
Questi i dati principali riportati nella survey:
- quasi il 50% delle persone intervistate ha confermato una percezione del rischio di ricevere danni durante le cure espletate in ospedale o sul territorio
- la maggior parte delle risposte ha segnalato la percezione di un rischio reale di infezioni ospedaliere o di diagnosi sbagliate-ritardate-non riconosciute
- in oltre il 25% dei casi non vi era una corretta comunicazione su quanto avvenuto
- 1/3 degli intervistati non era a conoscenza di chi fosse il responsabile della sicurezza dei pazienti
- il 17% dei pazienti operati non aveva firmato il consenso informato
- le principali fonti di informazione su questi temi erano: la televisione (73% dei casi), i giornali (44%), gli amici ed i familiari (31%)
- l'aspettativa in caso di evento avverso è comunque quella di una indagine conoscitiva e di un rimborso economico, tramite l'intervento di un avvocato
- il concetto di qualità delle cure viene ricondotto ai seguenti elementi: medici ben preparati, terapie efficaci, attrezzature aggiornate, ridotte liste di attesa, rispetto della dignità del malato
- nella maggior parte dei paesi europei la qualità del sistema sanitario è ritenuta buona (discretamente buona, ma non eccellente).