Quando
i malati sono sottoposti a cure mediche credono (e sperano) che i propri
problemi di salute vengano affrontati in modo appropriato e siano correttamente
seguiti nel tempo. Tuttavia si stima che l'8%-12% dei pazienti ricoverati
in ospedale vada incontro ad un evento avverso durante le cure. Lo European
Center for Disease Prevention and Control (ECDC) valuta che il tasso
di infezioni ospedaliere sia attualmente pari al 5% (oltre 4 milioni/anno
in Europa).
Il Consiglio dell'Unione Europea ha recentemente adottato alcune raccomandazioni
sulla sicurezza dei pazienti, ivi incluso le misure di prevenzione delle
infezioni ospedaliere. In sintesi queste raccomandazioni si riconducono
a 4 punti:
- compilazione regolare di report, al fine di raccogliere i dati relativi
agli eventi avversi, monitorare e controllare la sicurezza dei pazienti
e valutare l'efficacia delle misure implementate
- formare e addestrare gli operatori sanitari su queste tematiche
- maggiore consapevolezza da parte dei pazienti stessi circa l'importanza
dei sistemi di sicurezza e delle misure da adottare
- standardizzazione delle strategie di sicurezza e sviluppo delle migliori
pratiche cliniche.
Alla luce dell'importanza di questi temi, è stata recentemente
condotta una survey - "Eurobarometer
2009" - con l'obiettivo di esplorare la percezione dei cittadini
europei riguardo alla sicurezza ed alla qualità delle cure erogate
nei rispettivi paesi, in termini di percezione del rischio di eventi avversi,
grado di informazione circa le misure da adottare, entità dei danni
eventualmente ricevuti.
Questi i dati principali riportati nella survey:
- quasi il 50% delle persone intervistate ha confermato una percezione
del rischio di ricevere danni durante le cure espletate in ospedale o
sul territorio
- la maggior parte delle risposte ha segnalato la percezione di un rischio
reale di infezioni ospedaliere o di diagnosi sbagliate-ritardate-non riconosciute
- in oltre il 25% dei casi non vi era una corretta comunicazione su quanto
avvenuto
- 1/3 degli intervistati non era a conoscenza di chi fosse il responsabile
della sicurezza dei pazienti
- il 17% dei pazienti operati non aveva firmato il consenso informato
- le principali fonti di informazione su questi temi erano: la televisione
(73% dei casi), i giornali (44%), gli amici ed i familiari (31%)
- l'aspettativa in caso di evento avverso è comunque quella di
una indagine conoscitiva e di un rimborso economico, tramite l'intervento
di un avvocato
- il concetto di qualità delle cure viene ricondotto ai seguenti
elementi: medici ben preparati, terapie efficaci, attrezzature aggiornate,
ridotte liste di attesa, rispetto della dignità del malato
- nella maggior parte dei paesi europei la qualità del sistema
sanitario è ritenuta buona (discretamente buona, ma non eccellente).
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