RIASSUNTO
SCOPO Si riporta un caso di necrosi cutanea indotta da warfarin
(WINS) trattata con concentrato di proteina C umana.
DESCRIZIONE DEL CASO Una donna caucasica di 46 anni è arrivata
in ospedale per un herpes virale complicato da febbre neutropenica di
origine sconosciuta. È stata iniziata la terapia con antibiotici
ad ampio spettro, altre a enoxaparina per la profilassi della trombosi
venosa profonda. Al settimo giorno di degenza ospedaliera, le piastrine
della paziente erano ridotte del 50%; entro l'ottavo girono si erano ulteriormente
dimezzate. Il test per gli anticorpi per l'eparina era positivo ed enoxaparina
è stata interrotta.
Due giorni più tardi, la paziente ha sviluppato un coagulo nel
catetere centrale inserito perifericamente ed è stata intrapresa
una terapia a base di warfarin e argatroban. Entro 24 ore dall'inizio
del trattamento con warfarin, la paziente ha sviluppato gonfiore ai piedi
e nuove lesioni a interno coscia, natica, faccia, piedi, dita e braccia.
E' stata trattata con phytonadi-one (vitamina K) e plasma fresco congelato,
ma questi trattamenti non sono stati in grado di rallentare la progressione
delle lesioni, che sono diventate tessuto necrotico. È stata sospettata
una WISN e la terapia con warfarin è stata interrotta dopo la terza
dose. A seguito di un consulto con un ematologo, è stata avviata
la somministrazione di un concentrato di vitamina C (umana). Entro le
prime 24 ore di trattamento con questo prodotto, la progressione della
necrosi si è interrotta e l'insufficienza respiratoria della paziente
si è risolta. La paziente è stata sottoposta a trapianti
multipli di cute e le lesioni sono guarite senza lasciare cicatrici estese.
La paziente non ha sviluppato effetti avversi dall'assunzione del concentrato
di vitamina C (umana).
CONCLUSIONE Una paziente con WISN è stata trattata con un
concentrato di vitamina C (umana) con risultati generalmente buoni e nessun
effetto avverso.
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