RIASSUNTO
CONTESTO I bloccanti dei recettori per l'angiotensina (ARB) sono
una classe di farmaci ampiamente utilizzata, approvata per il trattamento
dell'ipertensione, dell'insufficienza cardiaca, della nefropatia diabetica
e recentemente per la prevenzione del rischio cardiovascolare. Studi sperimentali
associano il sistema renina-angiotensina, in particolare i recettori AT1
e AT2, alla regolazione della proliferazione delle cellule, all'angiogenesi
e alla progressione tumorale. E' stato valutato un eventuale coinvolgimento
degli ARB nello sviluppo del cancro tramite una metanalisi di trial randomizzati
controllati.
METODI Sono state condotte ricerche su Medline, Scopus,
il Cochrane Central Register of Controlled trials, il Cochrane
Database of Systematic Reviews e il sito della FDA per studi pubblicati
prima di novembre 2009, che includevano almeno uno dei sette sartani attualmente
disponibili. Sono stati inclusi trial randomizzati, controllati, con ARB
somministrati almeno
in un gruppo, con un follow-up di almeno
un anno, in cui fossero arruolati almeno 100 pazienti. Erano disponibili
i dati relativi alla diagnosi di nuovi tumori per 61.590 pazienti da 5
trial, i dati su tipi comuni di tumori solidi per 68.402 pazienti da 5
trial e i dati dei decessi per cancro per 93.515 pazienti da 8 trial.
RISULTATI Il farmaco in studio nell'85,7%
(30.014)
pazienti che avevano ricevuto un ARB nel contesto di trial e per i quali
erano disponibili le informazioni relative alla eventuale insorgenza di
tumori, era telmisartan. I pazienti randomizzati
a sartani hanno avuto un significativo aumento del rischio di insorgenza
di nuovi tumori rispetto ai pazienti dei gruppi di controllo (7,2% vs
6,0%; risk ratio [RR] 1,08; IC 95% 1,01-1,15; p=0,016). Quando
le analisi si sono limitate ai trial specifici dove il cancro era l'endpoint
prespecificato, l'RR è stato 1,11 (1,04-1,18; p=0,001). Tra i tipi
di tumore solido esaminati, solo l'insorgenza del tumore al polmone è
stata significatamene più alta nei pazienti randomizzati ad ARB
rispetto ai pazienti del gruppo di controllo (0,9% vs 0,7%; RR 1,25; 1,05-1,49;
p=0,01). Non sono state osservate differenze significative relativamente
ai decessi per cancro (1,8% vs 1,6%; RR 1,07; 0,97-1,18; p=0,183).
INTERPRETAZIONE Questa metanalisi di trial randomizzati suggerisce
che gli ARB siano associati a un modesto aumento del rischio di diagnosi
di tumore. Considerati i dati limitati, non é possibile trarre
delle conclusioni circa l'esatto rischio di cancro associato a uno specifico
farmaco. Questi risultati rimandano a ulteriori ricerche.
L'EMA ha annunciato un piano
per rivedere il possibile rischio di cancro in pazienti trattati con ARB,
in base alla metanalisi pubblicata in Lancet Oncology. Gli esperti
di ipertensione hanno invece criticato l'articolo, definendolo scorretto.
Sostengono infatti che ciò potrebbe causare un irreparabile danno
alla reputazione degli ARB, che sono vitali strumenti per il loro lavoro
e l'interruzione della terapia in numerosi pazienti, esponendoli a maggiori
rischi vascolari e renali. Inoltre, durante l'uropean Society of Hypertension
(ESH) European Meeting on Hypertension 2010 sono state poste numerose
critiche sulla metodologia dell'analisi e sulla non chiara fisiopatologia
del cancro correlato agli ARB.
Per contro, l'Autore della metanalisi risponde che il rischio di cancro
legato agli ARB, se provato, potrebbe essere minimo per il singolo individuo,
ma su una popolazione potrebbe essere associato a più di 100.000
tumori, posto che circa 10 milioni di pazienti assumono un ARB, per un
mercato di 25 milioni di dollari. Conclude sostenendo che i dati della
metanalisi sono solidi e che gli Autori hanno richiesto una revisione
da parte della FDA data l'importanza di questa classe di farmaci.
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