RIASSUNTO
OBIETTIVO Per valutare l'impatto di aripiprazolo aggiuntivo rispetto
a placebo aggiuntivo sulla suicidalità in pazienti con disturbo
depressivo maggiore.
METODI Sono stati accorpati i dati di due trial identici di aumento
di aripiprazolo. I pazienti con diagnosi di disturbo depressivo maggiore
in base ai criteri DSM-IV-TR, con una risposta inadeguata dopo 8 settimane
di trattamento antidepressivo prospettico sono stati assegnati in modo
random al trattamento aggiuntivo con placebo o aripiprazolo (2-20 mg/die)
per 6 settimane. Gli eventi avversi (EA) correlati al suicidio sono stati
identificati nel database degli EA utilizzando i preferred-terms
(PT) del dizionario MedDRA. L'ideazione suicidaria, emergente in corso
di trattamento, è stata definita usando l'item 10 (suicidalità)
della scala MADRS
(Montgomery-Asberg
Depression Rating Scale)
e l'item 18 (suicidalità) dell'IDS (Inventory
of Depressive Symptomatology).
RISULTATI Complessivamente, sono
stati inclusi nel database di safety
737 pazienti (n=371 aripiprazolo; placebo n=366). Non erano riportati
suicidi. Non si sono verificati eventi avversi correlati al suicidio,
in fase di trattamento, nel gruppo aripiprazolo, mentre 2 pazienti nel
gruppo placebo hanno manifestato uno o più di questi eventi avversi
(
ideazione suicidaria per entrambi). Più
soggetti
di età superiore ai 25 anni in placebo
che in aripiprazolo sperimentavano un peggioramento di 2 punti (p<0,01)
o 1 punto (p<0,05) nel punteggio relativo all'item 10-MADRS. Per questo
gruppo di età, il miglioramento di 2 punti nel punteggio relativo
all'item 10-MADRS e il miglioramento di 1 punto dell'item 18-IDS era significativamente
più frequente nei pazienti con aripiprazolo rispetto ai pazienti
in placebo (p<0,05
per entrambi).
CONCLUSIONI Questa analisi post hoc ha dimostrato che il
trattamento aggiuntivo
con aripiprazolo nei pazienti con depressione e con una storia di risposta
inadeguata ai farmaci antidepressivi è associato a un ridotto tasso
di suicidalità in un gruppo di soggetti che non presentavano un
livello significativo di rischio. Studi prospettici che valutino direttamente
la suicidalità sono necessari per comprendere ulteriormente i benefici
di un antipsicotico aggiuntivo in una popolazione a rischio.
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