COMORBILITÀ TRA PAZIENTI CON ARTRITE REUMATOIDE IN TRATTAMENTO CON GLUCOCORTICOIDI



INCIDENT COMORBIDITY AMONG PATIENTS WITH RHEUMATOID ARTHRITIS TREATED OR NOT WITH LOW-DOSE GLUCOCORTICOIDS: A RETROSPECTIVE STUDY
Mazzantini M, Talarico R, Doveri M, et al.
J Rheumatol, pubblicato on line il 15 settembre 2010


I pazienti affetti da artrite reumatoide trattati con glucocorticoidi a basse dosi presentano, rispetto ai pazienti che non hanno mai ricevuto questi farmaci, una maggiore prevalenza di fratture, ipertensione arteriosa, infarto miocardico e infezioni severe, in particolare dopo cinque anni di terapia.

RIASSUNTO
OBIETTIVI Valutare la prevalenza di comorbidità in una coorte di pazienti con artrite reumatoide (RA), trattata o meno con basse dosi di glucocorticoidi (GC) e che è stata seguita per almeno 10 anni.
METODI Studio retrospettivo tramite revisione di registri medici.
RISULTATI Sono stati identificati 365 pazienti, di cui 297 (81,3%) erano utilizzatori di glucocorticoidi (4-6 mg di metilprednisolone al giorno) e 68 (18,7%) erano non-utilizzatori. E' stato riscontrato che le fratture da fragilità ossea erano presenti nel 18,2% degli utilizzatori di glucocorticoidi e nel 6% dei non-utilizzatori (p<0,02); l'ipertensione nel 32,3% degli utilizzatori di glucocorticoidi e nel 10,4% dei non-utilizzatori (p<0,0005); l'infarto del miocardio nel 13,1% degli utilizzatori e nell'1,5% dei non-utilizzatori (p<0,01). La prevalenza di diabete mellito, di catarrata e di infezioni
nei due gruppi erano invece comparabili. Gli utilizzatori di glucocorticoidi sono stati divisi in differenti gruppi a seconda della durata della terapia: <2, 2-5, e >5 anni; la durata media del trattamento con glucocorticoidi nei tre gruppi era rispettivamente di 1,3±0,5, 3,6±1,1 e 12,1±5,1 anni. La terapia con glucocorticoidi per un periodo superiore ai 5 anni era significativamente associata a una più alta prevalenza di fratture da fragilità ossea (26,6%; p<0,001 rispetto agli altri gruppi), ipertensione (36,7%; p<0,0002 rispetto ai non-utilizzatori o agli utilizzatori di GC in terapia da meno di 2 anni) infarto del miocardio (16,1%; p<0,01 rispetto ai non-utilizzatori) e infezioni (9,7%; p<0,005 rispetto agli altri gruppi). Il trattamento con GC per 2-5 anni era associato in modo significativo a una più alta prevalenza di ipertensione (30,0%; p<0,01) rispetto ai non-utilizzatori.
CONCLUSIONI I pazienti con RA trattati con basse dosi di GC, comparati a pazienti che non sono mai stati trattati con GC, mostrano una più alta prevalenza di fratture, ipertensione, infarto del miocardio e infezioni serie, in particolare dopo 5 anni di trattamento con GC. L'alta prevalenza di infarto del miocardio e di fratture con RA suggerisce che una più accurata identificazione dei fattori di rischio e misure di prevenzione dovrebbero essere adottate quando è necessaria una terapia con GC per un periodo prolungato.