USO DI ANTIBIOTICI E RISCHIO DI CANCRO AL SENO



IS ANTIBIOTIC USE A RISK FACTOR FOR BREAST CANCER? A META-ANALYSIS
Sergentanis TN, Zagouri F, Zografos GC
Pharmacoepidemiol Drug Saf, pubblicato on line il 15 settembre 2010


Dato l'ampio uso di antibiotici, recentemente è stata posta l'attenzione sulla possibilità di un'associazione tra questi farmaci e il cancro al seno.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Il carcinoma della mammella è una malattia che integra fattori ormonali e non ormonali. Dato l'ampio uso di antibiotici, recentemente si è ipotizzata una associazione tra antibiotici e cancro al seno; tuttavia, gli studi pubblicati hanno prodotto risultati contraddittori. Inoltre, sono stati adottati vari tipi di quantificazione dell'uso di antibiotici. Questa metanalisi si propone di esaminare se l'utilizzo di antibiotici sia associato al rischio di cancro al seno presentando due analisi: una su pazienti con un qualsiasi uso di antibiotici e una sul numero di prescrizioni di antibiotici.
METODI Gli studi eleggibili sono stati estratti da una ricerca in MEDLINE, Cochrane e nelle banche dati EMBASE fino a luglio 2009.
Stati calcolati in modo appropriato gli odds ratio (OR) per l'uso (presente o passato) degli antibiotici. Per stimare l'OR aggregato è stato utilizzato il modello a effetti casuali. Il publication bias è stato valutato mediante i test di Begg e Egger. E' stato eseguita una meta-regressione con il numero di prescrizioni di antibiotici.
RISULTATI Cinque studi caso-controllo rispondevano ai criteri stabiliti per l'analisi dell'uso vs il non uso (13.069 casi e 73.920 controlli). L'utilizzo di antibiotici era associato a un lieve aumento del rischio di cancro al seno (OR aggregato 1,175; IC 95% 0,994-1,387). Non si evidenziava nessun publication bias. La meta-regressione mostrava un lieve effetto dose-risposta, che coinvolgeva il numero di prescrizioni di antibiotici.
CONCLUSIONI L'uso degli antibiotici sembra associato a un leggero aumento del rischio di cancro al seno. La natura alla base dell'associazione rimane non nota, così come resta da chiarire se possa essere diretta o dovuta ad associazioni secondarie, causali o confondenti. In ogni caso, questo è un risultato che potenzialmente ha importanti implicazioni per la salute pubblica, e dovrebbe essere ulteriormente esaminato nella letteratura.