RIASSUNTO
OBIETTIVO Si riporta un caso di epatotossicità idiosincrasica
associata all'uso di metformina nel trattamento del diabete mellito di
tipo 2 con steatosi epatica non alcolica
(nonalcoholic fatty liver disease, NAFLD).
RIASSUNTO DEL CASO Un uomo di 61 anni obeso si è presentato
in ospedale con ittero, nausea, fatica ed una perdita di peso non voluta
nelle due settimane seguenti l'avvio della terapia con metformina. I risultati
di laboratorio hanno rivelato valori di amminotrasferasi 10-15 volte maggiori
ai limiti normali. Gli genti causali potenziali, ovvero metformina, simvastatina
e Niaspan (niacina a rilascio graduale) sono stati interrotti. Due mesi
dopo, i segni ed i sintomi del paziente si erano risolti e i valori dell'amminotrasferasi
erano ritornati normali. Una valutazione
obiettiva della causalità rivelava
che le reazione avversa era probabilmente associata a metformina.
DISCUSSIONE Poiché numerose terapie e stati patologici possono
causare alterazioni negli enzimi epatici, è importante per i sanitari
distinguere le cause ed intraprendere azioni adeguate. Ciò implica
un impiego importante di tempo e risorse umane soprattutto con pazienti
in multiterapia e con comorbidità. Nel caso di questo paziente,
potevano essere fortemente sospettati un'epatite virale, un peggioramento
del NAFLD o i farmaci concomitanti. Tuttavia, dato che le statine offrono
un sostanziale beneficio cardiovascolare e metformina è il farmaco
di prima scelta per ridurre la glicemia e normalizzare il profilo metabolico
nel diabete mellito di tipo 2, è possibile prefigurare una reintroduzione
di simvastatina e metformina in funzione dei risultati ottenuti nella
valutazione del nesso di causalità evento-farmaco per i loro sostanziali
benefici.
CONCLUSIONI Viene presentato un caso riguardante epatotossicità
indotta da metformina. Poichè la prevalenza del diabete mellito
di tipo 2 e delle sue complicanze metaboliche è in continuo aumento
negli USA, anche l'uso di metformina potrebbe crescere di conseguenza.
I medici devono quindi prestare attenzione ad un potenziale aumento di
epatotossicità idiosincrasica associata all'uso di questo farmaco.
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