SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELLE ESPOSIZIONI PERICOLOSE E DELLE INTOSSICAZIONI
ACCIDENTALI IN AMBITO DOMESTICO Settimi L, Davanzo F, Volpe C, et al. Congresso Nazionale SITI. Ottobre 2010 |
I dati provengono dal sistema informatico sulle esposizioni pericolose e le intossicazioni, attivato dall'Istituto Superiore di Sanità e sono stati presentati al congresso della Società Italiana di Igiene a Venezia. |
RIASSUNTO OBIETTIVI L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha attivato un Sistema Informativo sulle Esposizioni Pericolose e le Intossicazioni (SIEPI) gestite dai Centri Antiveleni (CAV). Circa il 70% della casistica rilevata dal SIEPI risulta vittima involontaria di incidente domestico. Obiettivo del presente contributo è rendere disponibile una prima analisi descrittiva di questa casistica, evidenziandone la rilevanza a fini di sorveglianza e prevenzione. MATERIALI Il SIEPI si avvale di un'infrastruttura informatica per l'importazione/esportazione dei dati rilevati dai CAV che operano secondo procedure standard concordate. Attualmente, collaborano al Sistema i CAV di Milano e di Napoli, centri che gestiscono, rispettivamente, il 60 e il 3% delle consulenze tossicologiche effettuate a livello nazionale. Le informazioni trasmesse al SIEPI sono sottoposte a verifiche sistematiche, classificate e integrate in un unico database. Sono stati estratti dal database generato dal Sistema i casi con circostanza di esposizione involontaria verificatasi in ambito domestico nel 2006, primo anno di attività del SIEPI. Le analisi descrittive sono state effettuate utilizzando il package statistico STATA. RIASSUNTO Sono stati identificati 31.598 casi esposti accidentalmente in ambiente domestico, pari al 68% dell'insieme della casistica rilevata nell'anno in esame. Le regioni con il numero più elevato di osservazioni sono state Lombardia (31%), Veneto (11%), Emilia Romagna (10%), Campania (9%) e Sicilia (7%). Le richieste di consulenza sono state principalmente effettuate da privati cittadini (39%), pronto soccorso (29%) e reparti di pediatria (19%). Circa il 61% delle casistica è risultata di età inferiore ai 6 anni. Il genere è risultato femminile per il 46% dei casi e il maschile per il 50%. Le modalita di esposizione più frequenti sono state: accesso incontrollato (57%), errore generico (12%), errore terapeutico (10%), travaso da contenitore originale (7%). Le categorie di agenti con il numero più! Elevato di casi hanno compreso: detergenti domestici (25%), corpi estranei (7%), antiparassitari (7%), cosmetici (6%), analgesici (5%), ormoni/antagonisti ormonali (3%), farmaci di uso topico (3%). CONCLUSIONI Le osservazioni disponibili forniscono una prima base informativa per indirizzare, in via prioritaria, le seguenti attività: campagne informative a livello regionale e nazionale per l'adozione di comportamenti domestici sicuri, atti a prevenire l'accesso incontrollato a prodotti pericolosi da parte di soggetti in giovane età pediatrica; verifiche sulle modalità di confezionamento ed etichettatura dei prodotti che presentano un rischio più elevato di intossicazione, con particolare attenzione ai detergenti domestici ATTI DEL CONGRESSO 3-6 OTTOBRE 2010
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