RIASSUNTO
OBIETTIVI Studi recenti hanno sollevato l'attenzione sull'efficacia
clinica di clopidogrel assunto in combinazione con inibitori di pompa
protonica (PPI), dimostrando un incremento nell'insorgenza di eventi cardiovascolari.
In questo studio è stata valutata l'associazione
tra co-somministrazione di PPI e clopidogrel ed eventi cardiovascolari
(CV) e gastrointestinali (GI) in un'ampia
coorte olandese.
METODI È stato condotto uno studio retrospettivo utilizzando
dati di 4 milioni di individui. Sono stati identificati i nuovi utilizzatori
di clopidogrel tra gennaio 2006 e dicembre 2007, che sono stati seguiti
nel tempo. Sono stati usati il metodo Kaplan-Meier e l'analisi di regressione
proporzionale di Cox per calcolare il rischio di esiti CV e GI nei pazienti
in terapia con clopidogrel, utilizzatori e non di PPI.
RISULTATI Sono stati identificati 18.139 nuovi utilizzatori di
clopidogrel; 5.734 soggetti (32%) assumevano contemporaneamente un PPI.
I pazienti con PPI erano significativamente più anziani, utilizzavano
più politerapie ed erano affetti da più comorbilità.
L'uso di clopidogrel e PPI era associato a un incremento del rischio di
infarto del miocardio (hazard ratio [HR] 1,93, IC 95% 1,60-2,03),
di angina pectoris instabile (HR 1,79; 1,60-2,03) e dell'end point composito
(HR 1,75; 1,58-1,94) confrontato con gli utilizzatori di clopidogrel senza
PPI. Gli utilizzatori di PPI mostravano anche un incremento del rischio
di eventi GI rispetto ai non utilizzatori (HR 4,76; 1,18-19,17).
CONCLUSIONI I nuovi utilizzatori di clopidogrel e PPI hanno un
rischio maggiore di incorrere in complicazioni CV e GI rispetto ai non
utilizzatori di PPI. Un profilo cardiovascolare più basso degli
utilizzatori di clopidogrel e PPI e l'occorrenza di channeling bias
(errore sistematico in cui la prognosi indirizza la scelta della terapia)
potrebbero essere importanti fattori sottostanti questa osservazione.
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