Gli
esperti delle più importanti società scientifiche internazioni
che si occupano di osteoporosi, la European Society on Clinical and
Economic Aspect of Osteoporisis and Osteoarthtrits (ESCEO) e la International
Osteoporisis Foundation (IOF), hanno pubblicato un documento che fa
chiarezza circa l'associazione tra le fratture femorali sub-trocanteriche
e il trattamento a lungo termine con bifosfonati. Recentemente si è
molto parlato di questa questione sia sulle riviste scientifiche sia su
molte testate rivolte al grande pubblico.
Ecco quanto hanno stabilito su questo tema gli esperti di ESCEO e IOF:
1) Le fratture atipiche in associazione all'uso di bifosfonati sono rare,
stimate in 1/1.000 pazienti/anno.
2) Pochi dati, basati su case report, hanno mostrato un modesto aumento
del rischio di queste fratture nei pazienti in trattamento con bifosfonati,
mentre molti dati derivati da studi registrativi e le analisi retrospettive
degli studi di fase III hanno evidenziato che tali farmaci non determinano
un aumento del rischio di tali fratture.
3) Si rendono necessarie ulteriori ricerche epidemiologiche e studi ben
disegnati per definire e caratterizzare le fratture atipiche e per individuare
i fattori di rischio nei pazienti che hanno sofferto di tali fratture.
4) Le evidenze disponibili mostrano che i vantaggi ben noti del trattamento
con bifosfonati superano ampiamente il rischio relativamente basso di
fratture atipiche.
DOCUMENTO
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