ULCERA ORALE ASSOCIATA A TRATTAMENTO CON ALENDRONATO



ORAL ULCER ASSOCIATED WITH ALENDRONATE: A CASE REPORT
Kharazmi M, Sjöqvist K, Rizk M, Warfvinge G
Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod 2010; 110:e11-3



RIASSUNTO
L'irritazione della mucosa del tratto aero-digestivo è un effetto avverso ben noto di alendronato, mentre l'ulcerazione orale è stata riportata in soli 14 casi nella letteratura inglese e non. Tutti questi eventi sono stati associati a un uso non corretto del farmaco.
Qui viene presentato il primo caso di ulcerazione orale severa attribuibile all'uso di alendronato, senza che vi sia stata una somministrazione inappropriata.
Nell'aprile 2006, una donna di 85 anni non bevitrice di alcolici e non fumatrice si è presentata ad un centro di otorinolaringoiatria a causa di lesioni orali persistenti e dolorose di eziologia ignota. I sintomi erano comparsi per la prima volta nel settembre 2005 come dolore e sensazione di bruciore alla gola, con graduale perdita del senso del gusto. La donna aveva una storia di osteoporosi, artrite reumatoide, morbo di Parkinson, ipertensione, ictus e disfasia lieve, ma era mentalmente sana. I farmaci assunti comprendevano acido acetilsalicilico, alendronato, calcio, enalapril, levodopa, selegilina e tramadolo. La visita rivelava una lesione ulcerativa ampia e spessa, con bordi ben definiti, che copriva quasi l'intero dorso della lingua.
La paziente è stata trattata con nistatina, clobetasolo e lidocaina. A settembre 2006 tutte le piccole ulcere erano guarite, ma la lesione principale sul dorso della lingua era cresciuta di dimensioni, diventando ancora più dolorosa. Si è allora deciso di sospendere alcuni dei farmaci assunti dalla paziente allo scopo di ottenere un miglioramento. A dicembre 2006 è stato interrotto tramadolo, a gennaio 2008 enalapril e a marzo 2008 l'acido acetilsalicilico è stato sostituito con clopidogrel. I cambiamenti non hanno prodotto alcun effetto. Le infermiere che l'assistevano e la paziente stessa sono state interrogate in diverse occasioni dai medici e dai dentisti in merito alla somministrazione dei farmaci, incluso alendronato, ma era evidente che la donna non avesse nessun problema ad inghiottire le compresse. Ciononostante, si è concordato di interrompere alendronato (70 mg/settimana) a febbraio 2009. Un mese dopo l'interruzione, i sintomi si erano ridotti e la lesione era visibilmente più piccola. Dopo altri 2 mesi la dimensione della lesione era ulteriormente ridotta, la paziente non manifestava sintomi e aveva recuperato il senso del gusto. A marzo 2010 l'ulcera era completamente risolta.
La cronologia della comparsa e dello sviluppo dell'ulcera e dei sintomi relativi coincidono con la tempistica di inizio e di interruzione della somministrazione di alendronato, e ciò supporta una relazione causa-effetto tra il farmaco e la manifestazione patologica orale. È stato ipotizzato che alendronato possa agire sull'epitelio attraverso meccanismi simili a quelli che causano l'inibizione della funzione osteoclastica, gli stessi che talvolta possono portare all'osteonecrosi.