Il
27 maggio il Consiglio dell'UE ha adottato formalmente una nuova normativa,
approvata dal Parlamento europeo il 16 febbraio scorso, a tutela dei pazienti
contro la minaccia crescente di medicinali falsificati. La nuova legislazione
europea costituisce un passo avanti importante nella lotta alla contraffazione
di farmaci nella UE.
Esso introduce nuove misure di controllo e di sicurezza. Saranno introdotte
in particolare per i medicinali esposti al rischio di falsificazione nuove
norme di sicurezza relative al confezionamento. Questo faciliterà
l'individuazione di medicinali falsificati prima che essi vengano consegnati
ai pazienti.
Le misure di sicurezza verranno applicate a tutti i medicinali soggetti
a prescrizione, salvo che successivamente ne sia escluso qualsiasi rischio
di contraffazione. Contrariamente, i farmaci SOP e OTC non saranno provvisti
di questi dispositivi, a meno che una susseguente valutazione non dovesse
far riscontrare un rischio di falsificazione. Anche in caso di riconfezionamento
dei medicinali, i nuovi pacchetti dovranno essere provvisti di misure
di sicurezza equivalenti.
La direttiva introduce anche un logo comune per le farmacie che operano
on-line legalmente. Una volta attuato, renderà più facile
per i pazienti in tutta l'UE distinguere tra le farmacie online legali
e illegali. Sarà inoltre rafforzato il controllo della complessa
catena di distribuzione dei farmaci, introducendo requisiti stringenti
per i produttori europei e non di sostanze attive, nonché per i
distributori all'ingrosso di medicinali. Il testo del provvedimento prevede
che i produttori ed i distributori di medicinali che saranno prodotti
o successivamente introdotti nell'unione Europea dovranno seguire precise
regole di buona pratica di produzione e di distribuzione e dovranno essere
iscritti in appositi registri curati dalle autorità competenti.
La Direttiva è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
della Unione Europea e dovrà essere recepita dagli Stati membri
entro 18 mesi dalla pubblicazione stessa. Durante l'adozione del provvedimento
da parte del Consiglio, l'Italia, unitamente al Belgio e alla Grecia,
ha chiesto di avvalersi della facoltà, prevista dalla direttiva,
di non far parte del gruppo di testa degli Stati che dovranno garantire
a tutte le farmacie l'implementazione del sistema anticontraffazione entro
3 anni dall'approvazione degli atti delegati che sono lo strumento attraverso
il quale la Commissione (che è stata delegata di tale potere) stabilirà
gli aspetti tecnici del sistema di tracciatura europeo. Il regime transitorio,
invece, permetterà al nostro Paese di posticipare di 6 anni l'obbligo
per ogni farmacia di tracciare tutti i farmaci dispensati ai pazienti.
DOCUMENTO DEL PARLAMENTO
EUROPEO
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