MS van
Der Gaag, A van Tol, SH Vermunt, LM Scheek, G Schaafsm, HF Hendriks
Journal Lipid Res 2001; 42:2077-2083
RIASSUNTO
RAZIONALE Il consumo di alcol è associato ad un aumento
dei livelli di colesterolo HDL che può indicare una stimolazione
del trasporto inverso del colesterolo. Il meccanismo è comunque
sconosciuto.
L'obiettivo di questo studio era di valutare gli effetti del consumo
di alcol sui primi due stadi di processo del trasporto inverso: 1- fuoriuscita
di colesterolo dalle cellule 2- esterificazione del colesterolo plasmatico.
METODI Undici uomini sani di età media hanno consumato
quattro bicchieri (40 g di alcol) di vino rosso, birra, alcolici (Dutch
gin) o acqua minerale gassata (controllo) giornalmente durante il pasto
serale, per tre settimane, secondo un disegno a quadrato latino 4 x
4.
RISULTATI Dopo tre settimane di assunzione di alcol, la capacità
di efflusso del colesterolo dalle cellule con Fu5HA misurata ex vivo
nel plasma era aumentata del 6,2% (p<0,0001) e non era differente
fra le bevande alcoliche. L'esterificazione del colesterolo plasmatico
con l'alcol era aumentata del 10,8% (p=0,008). Le variazioni erano statisticamente
significative dopo l'assunzione di birra e alcolici, ma non dopo il
consumo di vino rosso (p=0,16). I lipidi HDL si modificavano dopo il
consumo di alcol; il colesterolo totale HDL, gli esteri di colesterolo
HDL, il colesterolo HDL libero, i fosfolipidi HDL e le apoliproproteine
A-I erano tutti aumentati (p=<0,001).
CONCLUSIONI Il consumo di alcol stimola l'efflusso del colesterolo
dalle cellule e la sua esterificazione nel plasma. Questi effetti erano
principalmente indipendenti dal tipo di bevanda alcolica.
COMMENTO
I
ricercatori hanno raccolto nuove evidenze su come l'alcol conferisca
cardioprotezione. Hanno stabilito che in soggetti sani, una dieta che
include un consumo moderato di alcol stimola il trasporto inverso del
colesterolo (RCT), il processo che sottrae il colesterolo dai tessuti
periferici e lo porta al fegato.
"Esistono moltissimi studi epidemiologici che dimostrano che il
consumo moderato di alcol protegge contro la CHD,
. ma dobbiamo
ancora capire come questo realmente avviene, come l'alcol può
proteggere", afferma il dr. Henk Hendriks (TNO Nutrition and Food
Research, Zeist, the Netherlands). Circa il 50% dell'effetto protettivo
dell'alcol è stato collegato ad un aumento di colesterolo HDL
nel plasma. Il suo team di ricerca ha precedentemente riportato che
questo incremento di HDL indotto dall'alcol aumenta l'attività
di un enzima sierico che protegge LDL dall'ossidazione. I ricercatori
ipotizzano che l'aumento di HDL nel plasma potrebbe anche stimolare
il trasporto inverso del colesterolo.
E' stato utilizzato uno studio randomizzato in crossover approntato
per stabilire gli effetti di un consumo moderato di alcol sul trasporto
inverso del colesterolo in 11 uomini sani, non fumatori, di età
media. Durante un periodo di 12 settimane, essi hanno bevuto a cena
4 bicchieri di vino rosso, birra, alcolici o acqua gassata, assumendo
la stessa bevanda per 3 settimane, poi hanno cambiato tipo di bevanda.
Alla fine di ogni periodo di tre settimane, i ricercatori hanno raccolto
campioni di plasma dei soggetti a digiuno e pre- e postprandiale. Hanno
testato la capacità del plasma di stimolare il trasporto inverso
del colesterolo nelle cellule ex vivo, e anche misurato i livelli plasmatici
di lipidi e lipoproteine. Per evitare disordini nella dieta, i ricercatori
hanno stabilito il consumo di tutti i cibi e le bevande dei partecipanti.
Hanno anche monitorato il peso corporeo e l'uso di farmaci.
E' stata focalizzata l'attenzione sull'effetto del consumo di alcol
sui primi due stadi del processo di trasporto inverso del colesterolo:
efflusso di colesterolo libero dalle cellule periferiche e l'esterificazione
del colesterolo plasmatico rilasciato ed incorporazione nelle particelle
HDL per produrre colesterolo HDL esterificato. E' stato osservato che
entrambi i livelli iniziali di RCT erano significativamente aumentati
nel plasma raccolto a digiuno nelle tre settimane successive all'assunzione
di alcol, rispetto al consumo di acqua gassata. Il risultato era simile
nei diversi tipi di alcol.
Il colesterolo HDL era aumentato nel plasma raccolto a digiuno dopo
tre settimane di consumo di alcol (+13,6%; p<0,0001). I ricercatori
hanno notato anche aumenti significativi, associati al consumo di alcol,
dei fosfolipidi HDL e della apo A-I. Questo risultato concorda con i
precedenti reports, ed è importante perché i fosfolipidi
HDL e l'apo A-I sono ritenuti in grado di supportare l'efflusso di colesterolo
e perché l'apo A-I è coinvolta nel determinare la capacità
di esterificazione. Sia il colesterolo HDL libero che esterificato erano
elevati nel plasma raccolto a digiuno dopo tre settimane di alcol. Altre
frazioni lipidiche non erano state influenzate dall'assunzione di alcol.
Tutte queste osservazioni erano simili per vino, birra o alcolici.
"Ciò che abbiamo mostrato", dice Hendriks, "è
che HDL dei nostri bevitori accetterà meglio il colesterolo dalle
cellule, e che questo colesterolo è esterificato e quindi reso
disponibile per il trasporto al fegato".
Non è tutt'ora chiaro come l'alcol aumenti i livelli lipidici
di HDL per influenzare il trasporto inverso del colesterolo. Molti studi
hanno escluso variazioni dell'attività lipasica epatica o della
proteina di trasferimento degli esteri del colesterolo in risposta all'alcol.
Hendriks dice che essi ritengano più probabile che l'alcol aumenti
i livelli di apo A-I, il principale costituente del colesterolo HDL,
sia diminuendone la clearance sia aumentandone la sintesi.
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