Fonte:
Ministero della Salute. 3 dicembre 2008
"La salute degli italiani non è affatto delle peggiori come
mostrano le più lunghe aspettative di vita nel nostro Paese: bisogna
però migliorare per quanto riguarda la promozione degli stili di
vita corretti come l'attività sportiva l'alimentazione, il fumo
e l'abuso di alcol. Sono in corso le campagne di comunicazione del Ministero
contro fumo e alcol e si sta valutando un programma nazionale che metta
al centro lo sport come medicina, anche per affrontare i problemi degli
anziani".
E' quanto afferma il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio al Convegno
nazionale "Passi: dalla lettura dei dati alla programmazione sanitaria"
organizzato dal CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo
delle Malattie) del Ministero e dal CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia,
Sorveglianza e Promozione della Salute) dell'Istituto Superiore di Sanità,
nell'ambito del quale è stata presentata la sintesi del Rapporto
nazionale Passi 2007 delle Asl e delle Regioni.
L'evento ha rappresentato un'occasione di riflessione sull'utilità
delle informazioni raccolte per la programmazione in sanità pubblica
(in particolare, Piano nazionale della prevenzione e Guadagnare salute),
attraverso il contributo delle esperienze regionali e aziendali e il confronto
con i partner istituzionali e i portatori di interesse.
Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è
un sistema di sorveglianza continuo sui comportamenti, che possono influenzare
la salute dei cittadini (abitudini alimentari, fumo, attività fisica,
ecc.), e sugli interventi preventivi messi in campo dalle Aziende Sanitarie
Locali e dalle Regioni. Si basa su una raccolta mensile di dati effettuata
da operatori sanitari tramite interviste telefoniche con questionario
standardizzato su un campione di popolazione adulta (tra i 18 e i 69 anni)
estratto dalle anagrafi sanitarie.
Delle 20.000 persone intervistate nel corso del 2007, il 65% ha dichiarato
di ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute; dato confortante
anche se però dall'indagine risulta che il 28% del campione è
completamente sedentario, il 32% è in sovrappeso e l'11% perfino
obeso. Inoltre il 31% si è dichiarato fumatore e il 16% ha abitudini
di consumo di alcol considerate a rischio.
LA
SALUTE IN ITALIA: I RISULTATI DEL RAPPORTO PASSI
Fonte:
ISS. 3 dicembre 2008
Fanno poca attività fisica, parecchi non indossano le cinture di
sicurezza in automobile e ancora pochi sono coloro che, tra chi dovrebbe,
si vaccinano contro l'influenza. Nel complesso, tuttavia, la maggior parte
degli italiani si ritiene in buona salute. Sono questi alcuni dei dati
che vengono fuori dalla sorveglianza PASSI 2007 (Progressi delle Aziende
Sanitarie per la Salute in Italia), coordinata dal Centro Nazionale di
Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'ISS. Oltre
20 mila le persone intervistate, selezionate in modo casuale dalle liste
delle Anagrafi Sanitarie delle Asl partecipanti, in rappresentanza della
popolazione italiana in generale. La metà degli intervistati è
rappresentato da donne. L'età media è di 43 anni. Il 56%
ha un livello di istruzione alto (media superiore o laurea) e il 64% un
lavoro regolare (nella fascia d'età 18-65 anni). Ecco una prima
sintetica lettura dei dati.
Percezione dello stato di salute
Il 65% delle persone intervistate ha dichiarato di ritenere buono o molto
buono il proprio stato di salute. Le persone che però hanno una
o più patologie croniche, quelle con un livello di istruzione più
basso e quelle che hanno difficoltà economiche hanno una percezione
molto meno positiva del proprio stato di salute.
Attività fisica
È risultato completamente sedentario il 28% del campione, mentre
solo il 33% ha dichiarato di aderire alle raccomandazioni sull'attività
fisica. In circa un terzo dei casi, i medici (o altri operatori sanitari)
si sono informati al riguardo e hanno consigliato genericamente di svolgere
attività fisica.
Abitudine al fumo
Il 31% si è dichiarato fumatore. Quasi tutti gli ex fumatori hanno
smesso di fumare da soli. L'84% degli intervistati ha riferito che il
divieto di fumare nei locali pubblici viene rispettato sempre o quasi
sempre. Secondo l'85%, il divieto sul fumo sul luogo di lavoro è
stato rispettato sempre o quasi sempre, mentre il 66% ha dichiarato che
nelle proprie abitazioni non è permesso fumare.
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari
Il 32% del pool Passi è risultato in sovrappeso, mentre gli obesi
erano l'11%. Il 57% delle persone con eccesso ponderale ha riferito che
un medico o un altro operatore sanitario gli ha consigliato di fare una
dieta per perdere peso e il 37% ha dichiarato di aver ricevuto il consiglio
di fare regolarmente attività fisica. Il consumo di frutta e verdura
è risultato abbastanza diffuso, anche se solo il 10% ha aderito
alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno.
Consumo di alcol
Il 61% della popolazione tra 18 e 69 anni ha riferito di aver consumato
almeno un'unità di bevanda alcolica nell'ultimo mese e il 16% aveva
abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente l'8% beveva
fuori pasto, il 7% era un bevitore "binge" e il 4% era un forte
bevitore). Secondo le dichiarazioni degli intervistati, gli operatori
sanitari si sono informati poco frequentemente (16%) sulle abitudini di
consumo alcolico dei loro assistiti e hanno consigliato solo raramente
(9%) alle persone a rischio di moderarne il consumo.
Sicurezza stradale
L'uso dei dispositivi di sicurezza non è ancora del tutto soddisfacente.
Mentre l'82% delle persone intervistate ha dichiarato di utilizzare in
modo sistematico la cintura di sicurezza sedendo nei posti anteriori,
solo il 19% ha utilizzato sempre la cintura sui sedili posteriori. Il
13% degli intervistati ha dichiarato, inoltre, di aver guidato sotto l'effetto
dell'alcol nel mese precedente all'intervista, e il 10% di essere stato
trasportato da un conducente che guidava sotto l'effetto dell'alcol.
Vaccinazione antinfluenzale
Solo il 28% delle persone tra i 18 e i 64 anni, con almeno una condizione
a rischio per le complicanze dell'influenza (malattie respiratorie croniche,
diabete, tumore, malattie cardiovascolari), ha dichiarato di essersi vaccinato
durante la stagione 2006/2007.
Vaccinazione antirosolia
Per eliminare la rosolia congenita è necessario che il numero di
donne suscettibili alla rosolia sia inferiore al 5%. La percentuale di
donne suscettibili o con stato immunitario sconosciuto è invece
risultata pari al 45%.
Rischio cardiovascolare
Il 22% degli intervistati, tra i 18 e 69 anni, ha dichiarato di essere
iperteso e, tra questi, il 71% era in trattamento farmacologico. Al 17%
non è mai stata misurata la pressione arteriosa. Un quarto della
popolazione ha dichiarato di avere valori elevati di colesterolemia e,
tra questi, il 25% era in trattamento farmacologico. Il 23% ha riferito
di non aver mai misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare
è ancora scarsamente utilizzata da parte dei medici: solo il 7%
degli intervistati con età compresa tra 35 e 69 anni ha riferito
che il proprio medico gli ha valutato il rischio cardiovascolare.
Infortuni domestici
Nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico
in ambito domestico non è elevata: il 91% degli intervistati, infatti,
ritiene questo rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati
che ha ricevuto informazioni sugli infortuni domestici è limitata
al 28%: tra questi, il 30% ha messo in atto misure per rendere più
sicura la propria abitazione.
Depressione
Il 9% delle persone intervistate riferisce di aver avuto, nelle due settimane
precedenti l'intervista, sintomi di depressione. Tra queste, quasi la
metà (47%) non ha chiesto aiuto a nessuno, mentre solo il 40% si
è rivolta a un medico per questo problema.
Screening del tumore del collo dell'utero
L'83% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato almeno un Pap test nella
vita, ma soltanto il 73% l'ha eseguito negli ultimi tre anni come raccomandato.
Screening del tumore della mammella
L'84% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia
nella vita, ma una proporzione minore (68%) l'ha eseguita negli ultimi
due anni come raccomandato.
Screening del tumore del colon-retto
Solo il 19% delle persone con 50-69 anni ha eseguito, a scopo preventivo,
un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci negli ultimi due
anni e il 9% una rettosigmoidoscopia o una colonscopia negli ultimi 5
anni.
SINTESI
REPORT PASSI 2007
PROGETTO
PASSI: LA PREVENZIONE DÀ VOCE AI CITTADINI
COMUNICATO
STAMPA
PRESENTAZIONI
|