TERAPIA ANTIPERTENSIVA CON UN SINGOLO FARMACO CONTENENTE TRE PRINCIPI ATTIVI



A ROLE FOR SINGLE-PILL TRIPLE THERAPY IN HYPERTENSION
Elijovich F, Laffer C
Ther Adv Cardiovasc Dis, pubblicato on line il 14 maggio 2009


La terapia combinata con tre farmaci in un'unica pillola potrebbe aiutare a risolvere alcuni problemi di farmacoutilizzazione nei pazienti ipertesi che raggiungono difficilmente i target pressori stabiliti dalle linee guida.

RIASSUNTO
L'ipertensione rimane la malattia cronica più diffusa nel mondo e il trattamento appropriato di questa patologia porta a riduzioni prevedibili nella morbilità e nella mortalità cardiovascolari. Tuttavia, la maggior parte dei soggetti ipertesi non raggiungono i target di pressione arteriosa nonostante la disponibilità di molteplici agenti antipertensivi con differenti meccanismi d'azione farmacologica e con pochi effetti collaterali.
Sono state analizzate le ragioni dei bassi tassi di controllo dell'ipertensione, compreso i fattori che riguardano l'aderenza dei pazienti alla terapia, il numero di agenti necessari per raggiungere il target di pressione arteriosa, la scelta della terapia basata sulla patofisiologia e la diagnosi di ipertensione resistente.
All'interno di questo sistema è stato discusso il possibile impatto di una singola pillola, contenente una terapia tripla con un antagonista del sistema renina-angiotensina, un bloccante del canale del calcio e un diuretico.
E' stata posta l'attenzione sulle possibili implicazioni diagnostiche differenziali in termini di refrattarietà al trattamento e sulle implicazioni terapeutiche in termini controllo ottimale della pressione arteriosa.
In conclusione, una singola pillola che contiene tre trattamenti antipertensivi diversi può migliorare il controllo dell'ipertensione grazie ad una maggiore aderenza, ad un raggiungimento rapido dei target di pressione e alla riduzione dell'inerzia del medico nel prescrivere un trattamento antipertensivo adeguato. Questa combinazione può inoltre indurre a un miglioramento nella diagnosi di ipertensione resistente nella pratica generale, evitando successivi ed inutili consulti degli specialisti dell'ipertensione.

Alla fine di aprile 2009 l'FDA ha approvato un nuovo farmaco (Exforge HCT di Novartis) che contiene, in un'unica pillola, idroclorotiazide (diuretico), valsartan (bloccante dei recettori dell'angiotensina, ARB) e amlopidina (bloccante dei canali del calcio, CCB). L'indicazione non è per la terapia antipertensiva di prima linea, ma nei pazienti ipertesi che non ottengono un adeguato controllo pressorio con due farmaci in combinazione (CCB, ARB e diuretici).