EFFECT
OF ROSUVASTATIN ON PROGRESSION OF CAROTID INTIMA-MEDIA THICKNESS IN LOW-RISK
INDIVIDUALS WITH SUBCLINICAL ATHEROSCLEROSIS. THE METEOR TRIAL
Crouse III JR, Raichlen JS, Riley WA, et al.
JAMA 2007; 297:1344-1353
Negli adulti di mezz'età con un rischio Framingham di eventi coronarici
(FRS) inferiore al 10% ed evidenze subcliniche di aterosclerosi rosuvastatina
riduce in modo statisticamente significativo il tasso di progressione
dell'ispessimento intimo carotideo.
RIASSUNTO
CONTESTO L'aterosclerosi risulta spesso avanzata prima che i sintomi
appaiano. Non è chiaro se un trattamento farmacologico possa essere
vantaggioso in individui di mezza età con un basso punteggio di
rischio Framingham (FRS) e aterosclerosi subclinica moderata.
OBIETTIVO Accertare se la terapia con statine possa rallentare
la progressione e/o causare la regressione dell'ispessimento dell'intima
carotidea (CIMT) in due anni.
METODI Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo
(Measuring Effects on Intima-Media Thickness: an Evaluation of Rosuvastatin
METEOR) su 984 individui, che avevano l'età (57 anni di
media) come unico fattore di rischio di malattia coronarica oppure un
FRS a 10 anni inferiore al 10%, CIMT modesto (1,2-<3,5 mm) ed elevato
colesterolo LDL (154 mg/dL di media). La sperimentazione è stata
condotta in 61 centri specialistici negli Stati Uniti e in Europa tra
aprile 2002 e maggio 2006.
INTERVENTO I partecipanti ricevevano 40 mg di rosuvastatina o placebo.
MISURA DEI PRINCIPALI OUTCOMES Tasso di cambiamento nel CIMT massimo
(accertato con ultrasonografia B-mode) per 12 siti carotidei; cambiamenti
nel CIMT massimo dell'arteria comune carotidea, bulbo carotideo, siti
interni carotidei arteriosi e nel CIMT medio dei siti carotidei arteriosi
comuni. La regressione di CIMT è stata accertata solo nel gruppo
con rosuvastatina.
RISULTATI Nel gruppo rosuvastatina i livelli di colesterolo LDL
medi (SD) al basale di 155 (24,1) mg/dL sono diminuiti a 78 (27,5) mg/dL,
con una riduzione media del 49% (p<0,001 vs placebo). Il cambiamento
nel CIMT massimo per i 12 siti carotidei era -0,0014 mm/anno (IC 95% da
-0,0041 a 0,0014) per il gruppo in rosuvastatina vs 0,0131 mm/anno (0,0087-0,0174)
per il placebo (p<0,001). Il cambiamento nel CIMT massimo per il gruppo
rosuvastatina era -0,0038 mm/anno (-0,0064 a -0,0013) per i siti carotidei
arteriosi comuni (p<0,001), -0,0040 mm/anno (-0,0090 a 0,0010) per
i siti del bulbo carotideo (p<0,001), e 0,0039 mm/anno (-0,0009 a 0,0088)
per i siti interni arteriosi carotidei (p=0,02). Il cambiamento nel CIMT
medio nel gruppo rosuvastatina per i siti comuni arteriosi carotidei era
0,0004 mm/anno (-0,0011 a 0,0019) (p<0,001). Tutti i valori di p sono
vs placebo. Nel complesso, rosuvastatina era ben tollerata, con la presenza
di pochi seri eventi cardiovascolari (6 partecipanti (0,86%) hanno avuto
8 eventi (1,1%) nei due anni.
CONCLUSIONI Negli adulti di mezz'età con un FRS inferiore
al 10% ed evidenze subcliniche di aterosclerosi rosuvastatina risultava
statisticamente significativa nel ridurre il tasso di progressione di
CIMT massimo nei due anni rispetto al placebo. Rosuvastatina non induceva
regressione della malattia. Per determinare le implicazioni cliniche di
questi risultati sono necessari trials a lungo termine.
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