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20/12/2024

SPIRONOLATTONE DI RUOTINE NELL’INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO

N Engl J Med, pubblicato on line il 17 novembre 2024

Dopo un infarto miocardico, il trattamento con spironolattone, paragonato con un placebo, non ha ridotto l’incidenza di morte per cause cardiovascolari, né di insufficienza cardiaca nuova o peggiorata, né l’incidenza di eventi cardiovascolari compositi durante un follow-up mediano di 3 anni. L’incidenza di iperkaliemia e ginecomastia era più elevata con spironolattone rispetto al placebo.


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20/12/2024

EFFICACIA E SICUREZZA DI UNA NUOVA COMBINAZIONE TRIPLA A BASSA DOSE IN UN'UNICA COMPRESSA DI TELMISARTAN, AMLODIPINA E INDAPAMIDE, CONFRONTATA CON COMBINAZIONI DUPLICI, PER IL TRATTAMENTO DELL’IPERTENSIONE: UNO STUDIO CLINICO RANDOMIZZATO, DOPPIO-CIECO, C

Lancet 2024; 404(10462):1536-1546

Questo studio è stato il primo a valutare il contributo di telmisartan, amlodipina e indapamide in una combinazione tripla nel trattamento dell’ipertensione. Il farmaco si è dimostrato più efficace nell’abbassare la pressione arteriosa rispetto alla combinazione duplice, riducendo significativamente sia la pressione a domicilio sia in clinica e migliorando il tasso di controllo pressorio. La tollerabilità era buona, senza eventi avversi rilevanti.


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20/12/2024

LOMITAPIDE PER IL TRATTAMENTO DI PAZIENTI PEDIATRICI CON IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE (APH-19): RISULTATI DALLA FASE DI EFFICACIA DI UNO STUDIO DI FASE 3, IN APERTO, MULTICENTRICO

Lancet Diabetes Endocrinol 2024; 12(12):880-889

I risultati dello studio APH-19 mostrano l’efficacia di lomitapide nei pazienti pediatrici, con una significativa riduzione complessiva del 53,5% del colesterolo LDL dopo 24 settimane di trattamento e un profilo di sicurezza accettabile. La riduzione del colesterolo LDL era consistente ed evidente sia nei gruppi più giovani (di età compresa tra 5 e 10 anni) che negli adolescenti (di età compresa tra 11 e 17 anni), ed appariva evidente nonostante la coorte ricevesse una terapia ipolipemizzante con statine o ezetimibe alla dose massimamente tollerata, e vi fosse uso diffuso di aferesi delle lipoproteine (44% al basale).


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20/12/2024

TRATTAMENTO ANTIBIOTICO PER 7 GIORNI CONTRO 14 GIORNI NEI PAZIENTI CON INFEZIONI DEL FLUSSO SANGUIGNO

N Engl J Med, pubblicato on line il 20 novembre 2024

Questo studio ha confrontato trattamenti antibiotici per 7 giorni rispetto a quelli per 14 giorni per le infezioni del circolo ematico nei pazienti ospedalizzati. I risultati hanno mostrato che un trattamento di 7 giorni era efficace (e non inferiore) a quello di 14 giorni in termini di mortalità a 90 giorni. La durata inferiore non ha compromesso gli end point, suggerendo che 7 giorni possono essere sufficienti per la maggior parte dei casi, riducendo la durata del trattamento e i potenziali effetti avversi.


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RAPPORTO OSMED 2023: PERSISTONO DISUGUAGLIANZE REGIONALI E CRITICITÀ NELL'USO DEI FARMACI, NONOSTANTE SEGNALI DI MIGLIORAMENTO

Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2024

È stato recentemente pubblicato il Rapporto dell'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali (OsMed), relativo all'uso dei farmaci in Italia nel 2023, redatto dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).


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06/12/2024

ESPOSIZIONE PRENATALE A INIBITORI DI POMPA PROTONICA E RISCHIO DI INFEZIONI GRAVI NEL PRIMO ANNO DI VITA DEI BAMBINI

Drug Safety, pubblicato online il 4 dicembre 2024

L'uso di inibitori della pompa protonica durante la gravidanza è risultato associato a un lieve aumento del rischio di infezioni gravi nei neonati tra 3 e 12 mesi, mentre il rischio non era significativo per l'uso precoce post-natale. L'associazione è risultata più rilevante per le infezioni gastrointestinali, evidenziando l'importanza di seguire le linee guida cliniche.


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04/12/2024

ERRORI NEL DOSAGGIO DI PARACETAMOLO IN SOGGETTI DI ETÀ PARI O SUPERIORE A 12 ANNI: UN’ANALISI DI OLTRE 14.000 CASI SEGNALATI AD UN CENTRO INFORMATIVO AUSTRALIANO SUI VELENI

Drug Saf 2024; 47(12):1293-1306

Il paracetamolo (acetaminofene) è un trattamento antidolorifico di prima linea per molte patologie ed è uno dei farmaci più utilizzati al mondo. Se assunto a dosi terapeutiche, la probabilità di effetti avversi è minima. Tuttavia, i sovradosaggi, sia intenzionali che accidentali, comportano il rischio di lesioni epatiche acute. Questo studio su oltre 14.000 casi sottolinea il persistente problema degli errori di dosaggio di paracetamolo in Australia. Sembra esserci stato un graduale aumento della frequenza delle esposizioni durante il periodo di studio. Le donne di mezza età rappresentavano la maggior parte delle esposizioni riportate. Le forme a rilascio immediato di paracetamolo erano le più coinvolte, in linea con la loro ampia disponibilità. Un quinto delle esposizioni coinvolgeva più prodotti contenenti paracetamolo, suggerendo confusione riguardo alle dosi giornaliere totali consentite di paracetamolo.


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04/12/2024

RISCHIO DI NEUROPATIA OTTICA ISCHEMICA ANTERIORE NON ARTERITICA IN PAZIENTI A CUI È STATO PRESCRITTO SEMAGLUTIDE

JAMA Ophthalmol 2024; 142(8):732-739

Questo studio di coorte appaiato su 16.827 pazienti ha rivelato un rischio maggiore di neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica in pazienti a cui è stato prescritto semaglutide (agonista del recettore GLP-1) rispetto ai pazienti a cui sono stati prescritti farmaci per diabete o obesità non appartenenti alla classe degli agonisti del recettore GLP-1. Sono necessari ulteriori studi per confermare questa associazione.


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04/12/2024

RISCHIO DI DEMENZA DOPO L’INIZIO DEL TRATTAMENTO CON INIBITORI DEL COTRASPORTATORE SODIO-GLUCOSIO DI TIPO 2 RISPETTO AGLI INIBITORI DI DIPEPTIDIL PEPTIDASI-4 IN ADULTI CON ETÀ COMPRESA TRA 40 E 69 ANNI CON DIABETE DI TIPO 2: STUDIO DI COORTE BASATO SULLA

BMJ 2024; 386:e079475

Questo ampio studio di coorte basato sulla popolazione, condotto tra adulti di età compresa tra 40 e 69 anni con diabete di tipo 2, ha rilevato una riduzione del 35% del rischio di demenza associata all'uso di inibitori SGLT-2 rispetto agli inibitori DPP-4. Questo risultato è stato confermato indipendentemente dal tipo di demenza e in sottogruppi di popolazione con caratteristiche diverse. La coerenza dei risultati in una vasta gamma di analisi secondarie e di sensibilità ha rafforzato la robustezza delle conclusioni. I dati suggeriscono inoltre che l'effetto terapeutico degli inibitori SGLT-2 aumenta nel tempo.


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04/12/2024

USO PATERNO DI METFORMINA E RISCHIO DI MALFORMAZIONI CONGENITE NELLA PROGENIE IN NORVEGIA E TAIWAN: STUDIO DI COORTE TRANSNAZIONALE BASATO SULLA POPOLAZIONE

BMJ 2024; 387:e080127

In questo studio transnazionale basato sulla popolazione, che ha incluso circa 3,2 milioni di gravidanze con dati paterni dalla Norvegia e da Taiwan, dopo aggiustamento per diabete mellito di tipo 2 e altri potenziali fattori confondenti, non è stato rilevato nessun aumento nel rischio di qualsiasi malformazione congenita tra i neonati nati da padri che hanno usato metformina durante il periodo di sviluppo degli spermatozoi.


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COMITATO EDITORIALE
Manuela Casula (responsabile scientifico)
Federica Galimberti (responsabile editoriale)
Elena Loggia (segreteria editoriale)
Elena Olmastroni
Andrea Rossi
Stefano Scotti
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